Elezioni amministrative 2021 - Montefiascone - Non c'è pace nel centrodestra - Il candidato sindaco perde un altro pezzo - Emanuele Brodo si chiama fuori e gli aspiranti consiglieri si riducono sostanzialmente da 16 a 14

“Nessuno associ il mio nome alla lista di Andrea Danti”

Montefiascone – Andrea Danti a Montefiascone perde un altro pezzo.

Dopo che la commissione elettorale ha eliminato il nome di Michela Danti (aggiunta per sostituire Rita Chiatti), un componente della sua lista per le prossime elezioni comunali a Montefiascone fa un netto e irreversibile passo indietro.

Non potendo togliersi, essendo ormai la lista consegnata, Emanuele Brodo prende le distanze, invitando a: “Non associare il mio nome alla lista Insieme-Danti sindaco – spiega Brodo – perché la lista che avrei voluto, che stavamo costruendo, per cui ho apposto la mia firma e che mi hanno assicurato che sarebbe stata presentata, conteneva ben altri nomi e non ne conteneva alcuni e con progetti diametralmente opposti”.

Il riferimento è al cambiamento avvenuto nelle ore immediatamente prima della scadenza termini. Brodo in pratica si ritira e virtualmente il centrodestra rimane con 14 candidati, perdendone due.

Emanuele Brodo

Una scelta non facile. Ma ragionata e presa con lucidità.

“Ho accettato di prendere parte al cambiamento – osserva Brodo – questa premessa è necessaria, perché per mesi è questo che mi è stato detto. Mi è stato detto che saremmo stati diversi, che avremmo costruito un progetto diverso, con idee nuove e persone nuove. La parola d’ordine, quasi un mantra, che in questi mesi veniva infusa in tutti noi e sicuramente in me, era il desiderio quasi spasmodico di essere alternativi, alternativi a un modo d’amministrare che è incarnato a Montefiascone in alcune persone a cui volevamo essere appunto contrapposti.

Questo mi è stato detto e scritto per mesi. Questo avevamo progettato e questo stavamo costruendo, almeno così mi si diceva”.

Emanuele Brodo

Qualcosa che parte da lontano, per l’ormai ex aspirante consigliere comunale. “Un’idea, un progetto che desideravo da tempo. Sono anni che seguo la politica con passione, nel 2019 mi sono candidato nel cda dell’Università della Tuscia, venendo eletto con 558 preferenze, impegnandomi giorno e notte a dare sostegno a ogni persona che avesse avuto bisogno d’aiuto, ascoltando e realizzando ogni proposta che mi fosse stata posta”.

Nel progetto politico costruito sul colle Falisco aveva creduto. Poi all’improvviso qualcosa si è rotto. “Nel silenzio delle tenebre, senza coinvolgere le persone con cui si era condiviso un percorso di rinnovamento, si rinuncia a cambiare, si rinuncia alle parole annunciate per mesi, si tradisce la fiducia di un gruppo e si scrive invece una brutta pagina della politica, dando dimostrazione di quella politica fatta di accordicchi di potere che si era detto di voler contrastare e combattere”.

Accordi che hanno fatto confluire nel progetto del candidato sindaco Danti altri esponenti, altre situazioni. Cambiando le carte in tavola.

“Le mie perplessità sulla bontà della lista – continua Brodo – sono state vive dal primo minuto della presentazione. Ho riflettuto a lungo in questi tre giorni su cosa fosse meglio fare e la decisione finale è che ci sono cose a cui non si può rinunciare e tra queste ci sono i valori che mi hanno trasmesso i miei genitori, la lealtà che mi hanno insegnato e la coerenza. Lo devo a me stesso e a tutte le persone che mi stimano e mi vogliono bene, persone che non potrebbero mai comprendere una mia permanenza in quella lista.

Continuo a credere, a sognare e ad immaginare una Montefiascone diversa. Ho sempre sognato il cambiamento e non rinuncerò ad averlo, oggi o domani. Perché il centrodestra a Montefiascone deve essere costruito su un progetto e non su accordi sottobanco dell’ultimo minuto che sono il contrario di ciò che i cittadini chiedono. Continuerò a lavorare per la mia idea, quella di un centrodestra fondato sui sani valori. Non intendo barattare la mia dignità, non intendo rinunciare a coltivare i miei sogni, e, di sicuro, non smetterò di farlo”.

Da qui la scelta: “Diffido chicchessia e invito elettori ed organi di stampa a non associare il mio nome alla lista “Insieme-Danti Sindaco” perché la lista che avrei voluto, che stavamo costruendo, per cui ho apposto la mia firma e che mi hanno assicurato che sarebbe stata presentata, conteneva ben altri nomi e non ne conteneva alcuni e con progetti diametralmente opposti.

Giuseppe Ferlicca

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