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Viterbo - Il deputato Sgarbi l'altro ieri a Vitorchiano a sostegno di Fusco: "Ho proposto al ministro un rave autorizzato, prendendo drogati nella fase finale e dandogli ancora più droga" - FOTO E VIDEO
Viterbo – “Il prefetto di Viterbo Giovanni Bruno va difeso, al di là della polemica politica”. Il parlamentare e sindaco di Sutri, Vittorio Sgarbi, l’altro ieri a Vitorchiano, ribadisce il suo sostegno a Bruno, chiamato in causa dalla ministra dell’interno Luciana Lamorgese per la gestione del rave a Valentano lo scorso mese d’agosto, quando diecimila ragazzi si sono presentati al lago di Mezzano scatenando un putiferio di polemiche e polveroni proseguiti oltre la fine stessa del rave.
“Il nostro amico prefetto Giovanni Bruno – ha detto detto Sgarbi – va comunque difeso nel limite in cui si è comportato con questo gruppo. Al di là della polemica politica. Ho ampiamente condiviso la linea del prefetto”.
Sgarbi l’altro ieri a Vitorchiano. A sostegno della candidatura a sindaco del senatore della Lega Umberto Fusco. Con loro il ministro al turismo del governo Draghi, Massimo Garavaglia. Tutti e tre accompagnati per il borgo dal sindaco uscente, e candidato contro Fusco, Ruggero Grassotti. Accanto a lui anche il delegato al turismo, pure lui ricandidato con Grassotti, Alessandro Vagnoni. Una mossa che ha finito per soffiare via la scena a Fusco, tanto da spingere Sgarbi e lo stesso Garavaglia a ribadire posizione e sostegno al senatore della Lega con duecomunicati successivi.
Vitorchiano – Vittorio Sgarbi
La passeggiata per il borgo dell’altro ieri sera è stata anche l’occasione per ribadire la proposta, già avanzata dal parlamentare, di un rave autorizzato, con tanto di protocollo. Un rave al caviale al posto di quelli come sono stati visti a Valentano.
“Ho proposto a Lamorgese – ha dichiarato Sgarbi passeggiando per Vitorchiano – che il prossimo rave sia autorizzato”. E spiega anche come. “Prendo i drogati nella fase finale e gli do ancora più droga. Così abbiamo risolto i problemi. Un rave senza green pass, così se c’è possibilità di contagio, si contagiano loro e non noi. E poi vini meravigliosi, musica classica. Gli rifaccio anche il menu”.
Vitorchiano – Umberto Fusco, Vittorio Sgarbi e Ruggero Grassotti
Infine il dettaglio. “Se tu regolarizzi il rave e lo rendi non clandestino, ma pubblico – spiega Vittorio Sgarbi – la polizia può intervenire molto più tranquillamente e tu puoi dare delle garanzie. La cosa più orripilante di questi rave è la musica. Una musica invereconda e immonda. Bisogna cambiargli la musica, cambiargli il menu, cambiargli le droghe, cambiargli i vini. Ci vuole il vino di Montepulciano e quello di Montefiascone. Ho proposto alla Lamorgese un nuovo codice per nuovi rave – ha concluso il parlamentare e sindaco di Sutri – da fare magari con il ministro al turismo Garavaglia”. Dove? “Un anno a Sutri – ha risposto Sgarbi -, e un anno a Vitorchiano”.