Viterbo – “La sicurezza sanitaria dei cittadini resta il principale obiettivo. Un obiettivo comune”. Il questore Giancarlo Sant’Elia ha concluso con queste parole il suo intervento di ieri mattina, al termine della messa per celebrare il patrono della polizia di stato, san Michele arcangelo. Nella chiesa di sant’Angelo in Spatha a Viterbo, piazza del comune. A dire messa, il vescovo Lino Fumagalli e il cappellano della polizia di Viterbo, don Flavio Valeri, parroco della chiesa del Sacro Cuore al Pilastro.
Viterbo – Il questore Giancarlo Sant’Elia
“Oggi la situazione è notevolmente migliorata – ha aggiunto Sant’Elia -. Sono stati fatti grandi passi avanti nell’azione di contrasto al Covid. E la cerimonia di quest’oggi, fatta in presenza, a differenza di quelle dei mesi scorsi, ne è una dimostrazione. L’auspicio è quello di ritornare alla normalità e che questo virus possa rimanere un lontano ricordo”.
Viterbo – Polizia di stato – La messa per san Michele arcangelo
In chiesa, assieme alla polizia di stato, il sindaco Giovanni Arena, il prefetto Giovanni Bruno, il procuratore della Repubblica Paolo Auriemma, i familiari delle vittime del dovere, l’associazione nazionale della polizia di stato, i rappresentanti delle forze dell’ordine e militari. La messa è stata poi accompagnata dal coro della polizia di Viterbo.
“L’obiettivo comune della sicurezza dei cittadini – ha sottolineato il questore – è senza dubbio, negli ultimi tempi, la connotazione principale. Sicurezza innanzitutto sanitaria, a causa di questa odiosa pandemia durante la quale tutti ci siamo prodigati secondo le nostre competenze e le nostre possibilità per alleviare il disagio delle persone”.
Viterbo – Il vescovo Lino Fumagalli
Dopodiché i ringraziamenti del questore. Al vescovo Lino Fumagalli. “Per parte nostra, lavoreremo sempre con il massimo impegno al servizio della collettività”. Al prefetto e alle autorità civili di Viterbo. “La vostra presenza dimostra la vicinanza delle istituzioni cittadine alla polizia di stato che ho l’onore di rappresentare in questa provincia. Con le autorità cittadine esiste una grande collaborazione che, in alcuni momenti e contesti anche difficili, si è creata una vera e propria sinergia che ci ha permesso e ci permetterà sempre di perseguire l’obiettivo comune della sicurezza dell’intera comunità viterbesi”. All’associazione della polizia di stato, “che tanto si prodiga in nome della nostra amata istituzione”, e ai familiari delle vittime del dovere, “per la loro significativa presenza. Li abbraccio con grande rispetto nel ricordo dei loro cari caduti nell’adempimento del proprio servizio”.
Il questore ha ringraziato anche “le rappresentanze sindacali, i dirigenti, i funzionari e tutto il personale della questura di Viterbo. Grazie per il vostro impegno quotidiano e per la collaborazione che mi fornite costantemente”.
Viterbo – Polizia di stato – La messa per san Michele arcangelo
Infine due ringraziamenti, non da ultimi. A don Flavio, “è il nostro cappellano – ha detto Giancarlo Sant’Elia -. Lo ringraziamo per la costante disponibilità e l’assistenza ai poliziotti nel loro non facile percorso lavorativo”. E a suor Francesca delle Alcantarine, ordine che ha in custodia il monastero di santa Rosa. “Un saluto a suor Francesca – ha concluso il questore -. Quando ci incontriamo, le sue parole sono sempre di incoraggiamento e conforto”.
Daniele Camilli
Multimedia: Fotogallery: La festa di san Michele – La messa a sant’Angelo in Spatha – Video: La festa della polizia – L’intervento del questore Giancarlo Sant’Elia
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