Viterbo – Trasporto straordinario di Gloria nel 2022? “Sì – ha risposto Arena, ieri sera sotto la macchina – ma a patto che tutti ci vacciniamo”.
Regola numero uno, quindi. Per fare il trasporto straordinario della macchina di santa Rosa, presumibilmente a primavera avanzata, tra la fine di maggio e le prime settimane di giugno, la percentuale di vaccinati a Viterbo, nella Tuscia, e nel Lazio, deve essere quanto meno bulgara. Attorno al 100. Con qualche dissidente in giro per poter garantire magari un minimo di pluralismo.
Viterbo – 3 settembre – Gloria in piazza del comune
La campagna di vaccinazione incrocia dunque il trasporto. Nel secondo tre settembre senza Gloria. E col Covid ancora in giro. Tant’è che ieri sera, piazza del comune, alias del plebiscito, era tutta in maschera. Celeste, bianca o coi colori d’appartenenza. Per ordine del comune e fino al 5 settembre. Soltanto, però, nella piazza della macchina. Ieri sera, piena di gente. L’assenza del trasporto si sente, la scelta di piazza del comune sembra comunque azzeccata. La macchina all’accensione fa la sua figura. “Anche perché – ha sottolineato Massimo Mecarini, presidente del sodalizio dei facchini – è bella di suo”. Come a dire, meno male che la macchina è così. Bella e sempre pronta a fare bella figura. Altrimenti, dell’ombra di un’idea, nemmeno mezza. Cioè di un progetto, e rispettivo programma, pensati prima e per tempo. Senza arrivare all’ultimo e col fiato alla gola.
“Se la discussione sul trasporto fosse iniziata diversi mesi prima – ha fatto infatti notare Mecarini – magari avremmo trovato una soluzione diversa”, rispetto a quella che Mecarini ha più volte definito “un ripiego”. E quando in piazza c’è un “ripiego”, vuol dire che a palazzo dei Priori, lì davanti, non c’è stata neanche un’idea.
Viterbo – 3 settembre – Il sindaco Giovanni Arena
In piazza ieri sera c’era Viterbo. Pochi i turisti, tanti i residenti, con qualcuno venuto in città anche dalla provincia di Tuscia. Ad intervenire soltanto il vescovo. Per evitare lungaggini e l’eccessivo prolungato assembramento. Una piazza che, ieri sera, è stata tutto sommato disciplinata. Nell’ordine del possibile e anche dello spazio a disposizione. Ci sono i facchini senza la divisa, il sindaco, la giunta e i consiglieri. Soprattutto di maggioranza. Poca l’opposizione. C’è il presidente Mecarini, ma non si vede il capo facchino Rossi. I facchini stanno a destra della macchina. La politica al centro. Attorno il tappeto rosso. Alle loro spalle la macchina che va su per trenta metri, perpendicolare ai palazzi del consiglio e a quello del governo sede della prefettura. Col prefetto Bruno anche lui ieri sera in piazza. Alla fine è stata una festa. Con tanto di benedizione, le luci che a un certo punto si sono spente, il buio e Gloria che si accende. Infine, “viva santa Rosa”, gridato da un facchino al microfono alla fine di tutto.
“Se completiamo i vaccini a giugno – ha detto Arena a margine della serata – possiamo fare un trasporto straordinario. Però ci dobbiamo vaccinare tutti quanti. Perché dobbiamo essere tutti in sicurezza. Solo in questo modo possiamo pensare a un trasporto straordinario nel 2022”.
In fondo alla piazza, a ridosso dei portici, un maxi schermo con i trasporti degli anni precedenti. Le girate a piazza del comune e la salita di santa Rosa.
Viterbo – 3 settembre – Gloria in piazza del comune
“Una sensazione strana, mai vissuta – ha detto Mecarini -. Di solito a quest’ora eravamo quasi pronti ad andare sotto la macchina, dopo aver trascorso una giornata piena di avvenimenti, uno dietro l’altro. Oggi è andata così, c’è l’emozione, ma c’è anche parecchia amarezza. Con la speranza, però, di tornare a vivere un tre settembre come sempre, non solo per noi, ma per tutti e per Viterbo. Per santa Rosa, per poter portare in trionfo la sua macchina. E se ci sono le condizioni, è importante fare un trasporto straordinario in primavera. Tra maggio e giugno del prossimo anno”.
“E’ chiaro – precisa Mecarini – che la data va fissata molto tempo prima”. Ossia, è necessario programmare le cose per tempo.
Viterbo – 3 settembre – Il presidente del sodalizio dei facchini Massimo Mecarini
Tuttavia, “amarezza”, quest’anno, è la parola chiave, che l’anno scorso non c’era. “Amarezza – spiega Mecarini – per il mancato trasporto. Amarezza perché è il secondo anno che i facchini non possono portare santa Rosa a casa sua. Amarezza, infine, per la situazione che stiamo vivendo. La pandemia ha messo tutti in ginocchio. Siamo tutti stanchi, tanti sono senza lavoro, tanti altri in difficoltà economiche. E questo rende tutto più faticoso, ma tutti più responsabili. La mia speranza è che l’anno prossimo oltre al trasporto si possa ripristinare la normalità per tutti”.
A messa, quella per i facchini, ieri sera alle 6 e mezza nella basilica di santa Rosa, il vescovo Lino Fumagalli si era risolto a sindaco e presidente del sodalizio parlando di crisi e opportunità che questa fase storica comunque sia contiene. “Bisogna trasformare la crisi – aveva detto e ha poi ripetuto in piazza alle 9, Lino Fumagalli – in un’opportunità di collaborazione per migliorare la città e le condizioni di vita delle persone. Bisogna saper camminare accanto all’altro, adattandosi al suo passo. Dalla crisi non si esce da soli, ma tutti quanti insieme”.
Viterbo – 3 settembre – Il vescovo Lino Fumagalli
“Non c’è stato mai un conflitto con il comune – va al dunque Mecarini -. C’è stata sempre molta cordialità e un tentativo di risolvere la questione del trasporto su posizioni diverse. Noi avevamo la nostra, il comune la sua. Ci siamo confrontati e c’è stata una scelta. Da parte nostra e loro, per quanto riguarda quella del comune. La soluzione di montare la macchina qui è stata bella, ma di ripiego. Se fossimo partiti prima a ragionare, qualcosa di meglio forse si poteva fare”.
“Abbiamo voluto questa iniziativa – commenta invece Arena – per dare un segnale di speranza alla città. L’anno scorso non è stato possibile fare niente. Quest’anno realizzato qualcosa che i viterbesi hanno accolto molto volentieri. E la bella partecipazione di questa sera ne è la dimostrazione”.
Viterbo – 3 settembre – Il sindaco Giovanni Arena
“Da parte dei facchini – prosegue il sindaco, sempre a proposito del trasporto – c’è amarezza e lo capisco. Sono però responsabile della salute e della sicurezza dei cittadini e devo pensare a tutta la città”.
Le cose alla fine sono rientrate, e il capitolo delle polemiche con il sodalizio sembrerebbe chiuso. “Oggi (ieri ndr) in chiesa ci siamo abbracciati e abbiamo parlato cordialmente. Molti facchini hanno capito la mia posizione di salvaguardia della salute pubblica”.
Iniziare prima la discussione per non trovarsi impreparati in corso d’opera poi? “Il Covid purtroppo – risponde il sindaco – non ti permette di discuterne prima. Programmare con la certezza del poi, in tempi di pandemia è veramente difficile”.
Daniele Camilli
Multimedia: Fotocronaca: 3 settembre, Gloria in piazza del comune – L’accensione della macchina – Video: “Santa Rosa illumina la città”
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