Viterbo - L'assessore regionale alla sanità D'Amato: "Nel Lazio siamo ai livelli della Danimarca" - Ancora qualche problema sui green pass dopo l'attacco hacker

“Vaccinazioni, con percentuali alte non c’è bisogno dell’obbligatorietà…”

Viterbo – “Non credo che quando stai attorno all’80% di vaccinati ci sia bisogno dell’obbligatorietà. Quello di cui c’è bisogno è utilizzare bene e con intelligenza il green pass. Questa deve essere la strada maestra, anche per riaprire attività che sono chiuse”. A dire come la pensa è l’assessore alla sanità della regione Lazio Alessio D’Amato che l’altro giorno era alla cittadella della salute di Viterbo per presentare il nuovo sistema territoriale della Asl nella Tuscia. Con lui anche la direttrice Daniela Donetti e il consigliere regionale Enrico Panunzi.

Viterbo – L’assessore alla sanità della regione Lazio Alessio D’Amato

“I nostri cittadini – ha detto D’Amato a margine della conferenza stampa – hanno aderito in maniera molto importante. Noi siamo la prima regione italiana e presto arriveremo all’80%. Prima dell’obbligatorietà c’è il coinvolgimento e nella nostra regione la gente ha risposto bene. Non credo che quando stai attorno all’80% di vaccinati ci sia bisogno dell’obbligatorietà. Quello di cui c’è bisogno è utilizzare bene e con intelligenza il green pass. Questa deve essere la strada maestra, anche per riaprire attività che sono chiuse. Penso ad esempio alle discoteche. Meglio avere luoghi controllati, contingentati nei numeri e in cui si accede con green pass, anziché luoghi che uno non riesce a controllare”.

Viterbo – Un punto operativo per il vaccino

“Sono contento per come stia andando la campagna vaccinale nel Lazio – ha aggiunto D’Amato -. Abbiamo gli stessi numeri della Danimarca e a settembre arriveremo a 4 milioni di cittadini che hanno avuto la seconda dose. Un risultato importante”.

Sempre D’Amato, in un’intervista rilasciata al Messaggero, ha detto inoltre che “i no vax che contraggono il Covid e finiscono nelle Terapie intensive degli ospedali del Lazio dovranno pagare i ricoveri”. L’assessore ha poi sottolineato come “queste persone che rifiutano la vaccinazione mettendo a rischio la libertà altrui, devono assumersi la responsabilità fino in fondo delle proprie scelte e delle proprie azioni”.

Viterbo – Vaccini

Infine il sistema informato della regione hackerata qualche settimana fa, nel pieno della campagna vaccinale e del rilascio del green pass. “Abbiamo ancora qualche ulteriore problema sul rilancio del green pass – ha spiegato D’Amato una volta terminata la conferenza dell’altro giorno alla cittadella della salute -. Problemi che dovrebbero trovare una soluzione questa settimana, così ci dicono i tecnici. Per il resto, sono ripartite tutte le attività, comprese quelle dei centri di prenotazione. E questo è importante. E’ stato un colpo molto duro, ma stiamo cercando di venirne fuori senza grandi disagi”. 

“Danni permanenti li dovranno verificare i tecnici – ha proseguito l’assessore alla sanità -. Ci sono temi che riguardano il backup e il fatto che alcuni dati sono stati criptati. Ma ci stiamo lavorando. Al di là di 4-5 giorni di stop, nessun dato sanitario è stato sottratto e nessun elemento riguardante emergenza e urgenza è stato toccato”. 

Per quanto riguarda infine le richieste degli hacker, “non ne sappiamo nulla – ha concluso D’Amato -, se ne sta occupando la polizia postale. Il mio compito era quello di non interrompere la campagna vaccinale in corso e fare in modo che i servizi sanitari venissero immediatamente ripristinati”.

Daniele Camilli