Femminicidio-suicidio - A Castel Sant'Elia proclamato il lutto cittadino per la donna uccisa dal marito con il quale si stava separando

Bandiere a mezz’asta e un minuto di silenzio per Anna Cupelloni

Castel Sant’Elia – Uccisione di Anna Cupelloni, proclamato il lutto cittadino.

Anna Cupelloni

Domani sarà lutto cittadino a Castel Sant’Elia, paese in cui viveva ed è stata uccisa Anna Cupelloni. Il sindaco Vincenzo Girolami, nel giorno dei funerali della 58enne, chiede alla popolazione di rispettare un minuto di silenzio. Alle 15, quando nella basilica di Sant’Elia inizieranno le esequie. Bandiere a mezz’asta sul palazzo comunale.

“Il 25 settembre – si legge in una comunicazione dell’amministrazione – ha perso la vita in tragiche circostanze Anna Cupelloni. Il sindaco, per manifestare solennemente e tangibilmente il dolore dell’amministrazione comunale e quello dell’intera comunità per questa tragica perdita, ha proclamato per il 2 ottobre lutto cittadino. Invita per le 15, orario delle esequie, i concittadini, le istituzioni locali e le organizzazione politiche, sociali e produttive a esprimere la loro partecipazione al lutto rispettando un minuto di silenzio in segno di raccoglimento e rispetto”.

Castel Sant’Elia – Il casale del delitto – Nel riquadro: Ciriaco Pigliaru

Cupelloni è stata uccisa dal marito Ciriaco Pigliaru, ex allevatore di origini sarde di 65 anni, con il quale si stava separando. L’uomo, dopo averle sparato con un fucile rubato a un conoscente, si è suicidato. Il dramma si è consumato sotto gli occhi della figlia primogenita della coppia, in una manciata di secondi dopo le 20 di sabato scorso nel casale di famiglia.

“La notizia ha scosso profondamente l’intera cittadinanza che ha dimostrato viva commozione per questo drammatico evento”, scrive il sindaco Girolami nell’ordinanza che dispone il lutto cittadino. “In segno di cordoglio – prosegue – per la tragica scomparsa di Cupelloni, unendosi in tal modo al dolore dei familiari tutti, in particolare delle figlie Valentina e Valeria e della comunità castellese”.

– Pigliaru ha chiuso l’amico in un magazzino e ha rubato il fucile con cui ha ucciso