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Roma - Il premier Draghi: "La lotta al cambiamento climatico è la sfida decisiva dei nostri tempi"

G20, raggiunto l’accordo per limitare a 1,5 gradi l’aumento della temperatura globale

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Roma – I leader dei paesi del G20 hanno trovato un accordo per limitare a 1,5 gradi l’aumento della temperatura globale. È quanto emerge da fonti diplomatiche sulla seconda e ultima giornata del summit ospitato al quartiere Eur di Roma.


Roma - I leader dei paesi del G20

Roma – I leader dei paesi del G20


I lavori di oggi si sono aperti con il tradizionale lancio della monetina nella fontana di Trevi da parte dei leader mondiali. Poi sono iniziate le riunioni, con la sessione dedicata al ruolo del settore privato alla lotta ai cambiamenti climatici. Un tema, questo, al centro anche della conferenza delle Nazioni Uniti Cop 26 che si apre oggi a Glasgow.

“La lotta al cambiamento climatico è la sfida decisiva dei nostri tempi – ha affermato il premier Mario Draghi -. O agiamo ora, affrontando i costi della transizione e riuscendo a portare la nostra economia su un percorso più sostenibile, oppure rimandiamo l’azione, pagando un prezzo molto più alto in seguito e rischiando di fallire. Alcuni di noi si chiedono perché stiamo portando il nostro obiettivo climatico da 2 gradi a 1,5 gradi. Come mai? Perché lo dice la scienza. Dobbiamo ascoltare gli avvertimenti provenienti dalla comunità scientifica globale. Affrontare la crisi climatica in questo decennio e onorare l’accordo di Parigi e l’agenda per lo sviluppo sostenibile 2030”.

“Il passaggio all’energia pulita è fondamentale per ottenere le necessarie riduzioni delle emissioni di gas serra – ha continuato Draghi -. Non possiamo più rimandare tutto questo. Questa transizione richiede uno sforzo significativo e i governi devono essere pronti a sostenere i propri cittadini e le imprese attraverso di essa. Ma offre anche opportunità per stimolare la crescita, creare posti di lavoro e ridurre le disuguaglianze. Sia il settore pubblico che quello privato devono fare la loro parte. I governi possono fissare obiettivi a breve e lungo termine e garantire stabilità politica, finanziaria e normativa. Ma non possono fare tutto. Le aziende private accelerano la diffusione delle tecnologie pulite, promuovono l’innovazione e promuovono la produzione su larga scala”.

Dopo Draghi è intervenuto il principe Carlo, invitato al summit direttamente dal presidente del consiglio italiani. “È arrivato il momenti di tradurre le parole in azioni concrete, efficaci – ha affermato il reale inglese -. “La sfida climatica è enorme. C’è molto in gioco. È giunto momento di mettere da parte le nostre differenze e cogliere opportunità per rilanciare una rinascita verde e credere nella ripresa”.

Stando a quanto si apprende, inoltre, i leader starebbero trattando sul raggiungimento dell’accordo sulla cessazione delle emissioni carboniche intorno alla “metà di secolo”. Inoltre, i paesi del G20 termineranno entro l’anno i finanziamenti per la realizzazione di nuove centrali a carbone.

 


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31 ottobre, 2021

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