Sulle tracce di madre e figlia la polizia stradale
Viterbo – (sil.co.) – E’ rientrata in Italia domenica scorsa con la bambina la mamma che lo scorso primo ottobre ha preso un volo per la Romania assieme alla figlioletta di 4 anni all’insaputa del marito e padre della piccola.
Era il tardo pomeriggio di venerdì quando l’uomo, trovando la casa vuota al rientro dal lavoro, ha fatto scattare l’allarme per sottrazione di minore.
Sulle tracce di madre e figlia si sono messi gli agenti della polizia stradale che in breve hanno scoperto che si erano imbarcate su un volo partito poco dopo le 19 da Roma e diretto all’aeroporto di Bacau, città ai piedi dei Carpazi, capoluogo dell’omonimo distretto, nella storica regione della Moldova.
Nel giro di poche ore il papà, assistito dall’avvocato Paolo Delle Monache, si è messo in contatto sia con il tribunale dei minori che con l’ambasciata, attivando i canali italiani e esteri per riabbracciare al più presto la piccina.
Madre e figlia, individuate mentre erano già in volo, non sono comunque state fermate all’arrivo all’aeroporto di destinazione. Ma nei giorni immediatamente successivi sono iniziate le “trattative” a distanza per rimettere insieme la famiglia o almeno consentire al padre di riportare la bambina in Italia.
Il lieto fine è arrivato nel giro di tre settimane. “Domenica scorsa, il 24 ottobre – spiega l’avvocato Delle Monache – la mamma è tornata in Italia assieme alla figlia, hanno riabbracciato il marito e il padre, che non vedeva l’ora di riportarle a casa, e la famiglia si è riunita”.
“Fortunatamente – sottolinea il legale, che si è speso perché tornasse la pace – la vicenda si è chiusa nel migliore dei modi in pochi giorni”.
L’avvocato Paolo Delle Monache
“Ci tengo a ringraziare i poliziotti della stradale, grazie alla cui prontezza sono riuscito a sapere in tempo reale dove si trova mia figlia, avendo così la possibilità di attivarmi subito in sede legale tramite il mio avvocato“, ci tenne a far sapere il padre due giorni dopo la partenza delle familiari.
“Madre e figlia non sono state fermate, ma, avendo i dati relativi ai loro spostamenti e al viaggio fatto all’insaputa del padre, abbiamo potuto scrivere immediatamente al servizio dipartimento giustizia minorile e all’ambasciata italiana in Romania”, ricorda l’avvocato del padre,
L’uomo sperava di poter riabbracciare al più presto la bambina e il suo auspicio ora si è realizzato.
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