Amit Biran, Tal Peleg e i due figli Eitan e Tom
Pavia – Per rapire il piccolo Eitan, il bambino di 6 anni unico sopravvissuto della strage della funivia del Mottarona, avrebbero architettato un “piano strategico premeditato”. Per questo, stando a quanto riferisce il Corriere della sera, il gip di Pavia, su richiesta della procura, ha emesso due mandati di cattura internazionale nei confronti del nonno materno Shmuel Peleg, di 63 anni, e di Gabriel Abutbul Alon, l’autista 50enne, residente a Cipro.
Come scrive il quotidiano romano, l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari e trasmessa alla procura di Milano viaggerà verso Israele, dove un giudice ha restituito il bimbo alla zia paterna, e verso tutta l’Ue. Secondo gli investigatori, l’azione dei due è stata compiuta con “tecniche paramilitari e di intelligence”.
Stando a quanto ricostruito dalla procura di Pavia, lo scorso 11 settembre, il nonno sarebbe andato a prendere Eitan a casa dove il piccolo abitava con la famiglia della zia Aya. In quel caso l’incontro era autorizzato, dal momento che Shmuel Peleg aveva la facoltà di vedere il nipote, ma non di portarlo fuori dall’Italia senza il consenso di Aya. Ad agosto, infatti, il giudice aveva disposto che il nonno riconsegnasse il passaporto israeliano del nipote.
Intorno alle 11:26 Peleg avrebbe fatto salire Eitan su una Golf noleggiata il giorno prima all’aeroporto di Malpensa e in cui si trova anche l’autista Alon. A quel punto inizia per loro il viaggio per la Svizzera. Arrivati all’aeroporto di Lugano-Agno, si sarebbero imbarcati su un Cessna 680 della società tedesca Aronwest proveniente da Hannover noleggiato per 42mila euro che alle 15:00 decolla per Tel Aviv e poi proseguirà per Cipro.
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