Pirati-della-Bellezza-2025-presentazione-560-int

    Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
    • Facebook
    • Twitter
    • LinkedIn
    • Google Bookmarks
    • Webnews
    • YahooMyWeb
    • MySpace
  • Stampa Articolo
  • Email This Post

Viterbo - Intervista al "sovranista" Gianni Alemanno: "A meno che il partito di Berlusconi non voglia diventare il vagoncino insignificante del centrosinistra" - FOTO

“Forza Italia deve accettare un centrodestra di natura diversa…”

di Daniele Camilli
Condividi la notizia:


Viterbo – “Se Forza Italia non vuole essere il vagoncino insignificante del centrosinistra, deve accettare un centrodestra di natura diversa”. Gianni Alemanno l’altra sera era a Bagnaia, Viterbo. L’ex ministro per le politiche agricole ed ex sindaco di Roma (2008-2013). Dal Movimento sociale al “Sovranismo. Le radici e il progetto”, come il libro che ha presentato al Borgo, con Tuscia Sociale di Claudio Taglia e Umberto Ciucciarelli che hanno organizzato l’iniziativa.

“Fratelli d’Italia – ha poi aggiunto Alemanno – è il mio partito di riferimento e deve diventare l’asse portante del nuovo centrodestra”.


Viterbo - Gianni Alemanno

Viterbo – Gianni Alemanno


Alemanno, il centrodestra di una volta ormai non c’è più. Una parte governa col Pd e un’altra sta all’opposizione. Voi siete il terzo polo della destra, quello sovranista?
“Io guardo a Fratelli d’Italia, il mio partito di riferimento, e contribuisco culturalmente alla crescita di FdI che deve diventare l’asse portante del nuovo centrodestra. Il tutto in alleanza stretta con la Lega e convincendo Forza Italia a non buttarsi dall’altra parte. Quindi il mio riferimento è Fratelli d’Italia che ovviamente deve essere molto rafforzata e sostanziata dal punto di vista culturale e politico. Io ho fondato il Movimento nazionale per la sovranità nel 2017, poi questo, prima delle europee del 2019, è confluito in FdI”.

Però Forza Italia dall’altra parte c’è andato e sembra pure starci comodo, mentre Meloni, in merito proprio al sovranismo, sembra aver fatto un passo indietro rispetto all’inizio…
“Non è propriamente vero. Meloni rivendica con forza la sovranità nazionale. Il sovranismo non è un’etichetta da mettere e spendere nella vicenda politica quotidiana. Quando si parla alla gente in maniera ampia bisogna usare parole semplici. Meloni ha fatto una rivendicazione di sovranità forte. Poi chiaramente bisogna rafforzare questa affermazione dal punto di vista sociale. Il sovranismo serve innanzitutto per rafforzare l’economia e il lavoro italiano. E da questo punto di vista Fratelli d’Italia deve sviluppare meglio il proprio pensiero. Però siamo sulla strada”.

Quindi il sostegno dei sovranità a FdI alle prossime tornate elettorali è dato per scontato…
“Assolutamente sì. Io non sono iscritto a FdI, ma sento di dare il mio sostegno”.


Viterbo - Gianni Alemanno a Bagnaia

Viterbo – Gianni Alemanno presenta il suo libro a Bagnaia


Come si pone il sovranismo rispetto alle libertà personali, soprattutto quelle che vengono negate da Orban in Ungheria, vostro alleato? Molti lo ritengono una specie di dittatore fascista…
“La libertà e la democrazia sono fondamentali per il sovranismo. E quello che distingue il sovranismo è proprio questo. Il fascismo è un movimento totalitario. Il sovranismo utilizza e vive la democrazia contro il totalitarismo moderno che è la tecnocrazia. Libertà e democrazia per noi sono fondamentali. Quindi i diritti individuali devono essere difesi. Poi, per quanto riguarda Orban, vediamo spesso che le persone che non sono allineate vengono demonizzate. Poi se guardi in profondità, vedi che questa demonizzazione è relativa. Orban non è stato imposto con un colpo di stato, ma è stato eletto dal popolo ungherese con un largo consenso”.

Durante il suo intervento ha più volte fatto riferimento al Movimento sociale italiano. Un richiamo sovranista che va solo ai valori dell’Msi oppure anche a quelli della Rsi?
“Allora, il tema dell’Msi riguarda il dopoguerra. Il problema della Repubblica sociale italiana (Rsi) è che purtroppo, come per il Regno del Sud, era una repubblica senza sovranità. Perché era sotto quella dei tedeschi. Un riferimento diretto alla repubblica sociale non è possibile. L’8 settembre, come ha detto Galli della Loggia, ‘è morta la patria’, e da quel momento abbiamo perso la sovranità. Da un lato e dall’altro”.

La Lega fa ancora parte di un progetto di centrodestra?
“Secondo me si, soprattutto se prevarrà la leadership di Salvini rispetto a derive moderate alla Giorgetti o a derive nordiste fatte spesso dai governatori”.

Ne fa parte anche Forza Italia?
“Sì. Può e deve farne parte, ma ovviamente non deve ribellarsi a questa nuova situazione. Prima noi di Alleanza Nazionale eravamo subalterni a Forza Italia che era il triplo di noi, e lo stesso valeva per la Lega. Adesso i rapporti di forza si sono rovesciati. Se Forza Italia non vuole essere semplicemente un vagoncino insignificante agganciato al centrosinistra, ma avere un ruolo politico, deve accettare un centrodestra di natura diversa. Poi una sponda moderata è utile, e io sono convinto che ci sono tutti i margini da questo punto di vista. Se Forza Italia fa invece una scelta di tipo diverso, scenderà sotto il 3%”.

Berlusconi esiste ancora?
“Dovrebbe essere lasciato un po’ più in pace come persona. Ed effettivamente il peso degli anni si sente”.


Viterbo - Gianni Alemanno

Viterbo – Gianni Alemanno


Come si tengono in piedi sovranismo e internazionale sovranista? Come si fa a legare con gli altri se si vuole restare chiusi solo nel proprio spazio nazionale?
“Il sovranismo non è pensare un popolo contro l’altro. Sovranismo significa che ogni popolo deve rivendicare la sovranità nazionale. Quindi ci possono essere un internazionalismo ed un europeismo sovranista. Si tratta di far alleare popoli che rispettano ognuno la propria sovranità, che non la cedono, ma che al tempo stesso possono cooperare in grandi progetti comuni. Il vero nemico non sono gli altri popoli, ma le organizzazioni sovranazionali che pretendono di autodirigere i popoli dall’alto”.

Il problema è l’unione monetaria europea oppure l’Unione europea in quanto tale?
“Tutte e due. Sono l’una in funzione dell’altra. L’unione monetaria ha rappresentato una perdita di sovranità monetaria, il più grande strumento che l’economia e i diritti sociali delle persone avevano a disposizione. L’Unione europea è invece una macchina burocratica che tende a cancellare le differenze. Unione monetaria e Unione Europea sono entrambe un problema serio. Tuttavia il problema dell’unità monetaria è superato dal Pnrr che pone ulteriori vincoli alla nostra autonomia economica. Una gabbia di ferro che impedisce alla nostra economia di fare scelte veramente favorevoli allo sviluppo”.

Per i sovranisti la democrazia è un mezzo o un fine?
“E’ entrambi. E’ un mezzo e un fine. Non c’è sovranità nazionale se non c’è sovranità popolare”.

Che ne pensa dei suoi successori al comune di Roma e dell’attuale sindaco Gualtieri?
“Se uno va a prendere le statistiche dell’agenzia comunale sulla qualità della vita si vede subito che il nostro periodo è stato superiore sia a quello di Marino che alla Raggi. Noi abbiamo avuto dei problemi, ma dopo le cose sono andate nettamente peggio e oggi Roma è ridotta uno schifo. Gualtieri è troppo presto per dare un giudizio. Dovrà gestire un’eredità durissima, per cui staremo a vedere. Certamente, alcune cose già ci preoccupano. Perché quando Gualtieri dice che per gestire il problema dei rifiuti a Roma non c’è bisogno di nuovi impianti, vuol dire che inizia a dire una cosa senza alcun rapporto con la realtà. Il problema dei rifiuti a Roma, che rischia di fare la fine di Napoli qualche anno, fa, nasce quando Marino, senza creare un’alternativa, chiude Malagrotta. Oggi a Roma gli impianti dei rifiuti ci vogliono, altrimenti il problema non potrà essere risolto. Però, ripeto, staremo a vedere”.

Quando è diventato sindaco, ha dovuto gestire l’eredità del suo predecessore Valter Veltroni, considerato da più parti il punto più alto dell’esperienza amministrativa di centrosinistra a Roma negli ultimi anni. Col senno di poi, che idea s’è fatto dell’amministrazione Veltroni?
“Il punto più alto non fu Veltroni, ma Rutelli. Soprattutto il primo Rutelli ha avuto una notevole spinta all’innovazione. Veltroni, negli ultimi anni, ha avuto problemi seri. In termini di debiti e di disservizi comunali abbiamo dovuto gestire un’eredità veramente forte. E anche i suoi ultimi anni, per quanto riguarda la qualità della vita, non sono stati eccezionali. Veltroni ha fatto delle cose eccezionali dal punto di vista culturale. Sotto il profilo delle infrastrutture e altre cose, ha invece creato problemi seri. Ad esempio ha usato molto gli strumenti della finanza derivata e noi abbiamo avuto dei problemi consistenti. Tuttavia i miei problemi non nascono da Veltroni, ma dalla crisi del 2008 che fa crollare tutto”.

Daniele Camilli


Fotogallery: Gianni Alemanno a Bagnaia

– Alemanno: “Fratelli d’Italia non può essere patriota senza essere sovranista…”


Condividi la notizia:
30 novembre, 2021

    • Pirati-della-Bellezza-2025-presentazione-160-SKY

                               Copyright Tusciaweb srl - 01100 Viterbo - P.I. 01994200564PRIVACY POLICY

 


 

Test nuovo sito su aruba container https://www.tusciaweb.it/tramonto-sul-lago/