Roma – “La legalizzazione della cannabis in Germania avrà riflessi anche in Italia”. Così il ministro del Lavoro Andrea Orlando, alla “Conferenza sulla diffusione e dipendenza dalle sostanze stupefacenti”.
“Nel momento in cui un partner non proprio irrilevante e un alleato non proprio trascurabile come la Germania – ha detto il ministro – sembra cambiare profondamente linea, credo sia inevitabile che qualche riflessione si faccia anche nel nostro paese, anche perché quella scelta determinerà dei riflessi che riguarderanno anche il nostro paese, lo si voglia o no, in un mercato unico senza frontiere. Andiamo oltre ipocrisie, ideologie e stereotipi che sono il presupposto fondamentale di quello stigma contro il quale diciamo di voler cooperare”.
“Sono stati molti gli annunci di tolleranza zero contro le dipendenze, le dichiarazioni di guerra, ma se la guerra non è stata persa, certamente non è stata vinta – ha proseguito Orlando -. Negli ultimi anni c’è stato un morto al giorno per overdose. Vorrei che si potesse andare oltre le ipocrisie, perché è vero che la droga riguarda i giovani, ma non riguarda soltanto i giovani. Riguarda le fasce vulnerabili della società, ma non riguarda più soltanto quelle. Riguarda anche le cosiddette elite, lo dobbiamo dire con grande chiarezza. La fragilità riguarda il cuore della nostra società e ha molto a che vedere con la solitudine, saranno 10,2 milioni gli italiani che nel 2040 vivranno da soli”.
Andrea Orlando
“È certo che l’approccio meramente repressivo contro le dipendenze è stato pregiudizievole, respingente e non si è fatto carico delle fragilità, non ha cercato di capirle, è stato sostanzialmente una collettiva autoassoluzione rispetto ai fallimenti collettivi – ha aggiunto il ministro -. Credo che vada costruita una strategia ampia, che coinvolga la famiglia, le scuole, il sistema sociale e sanitario. Mi auguro che la conferenza metta una pietra tombale sulla stravagante tentazione di immaginare una via italiana alla lotta alla droga, o meglio soltanto italiana, la lotta alla droga può essere solo globale, la scala minima è quella europea”.
La ministra Fabiana Dadone
“La scelta di liberalizzare la cannabis operata dal nuovo governo tedesco – è intervenuta la ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone – è una scelta che l’Italia dovrebbe valutare ma bisogna riuscire a raggiungere la maggioranza al parlamento. È questo il punto delicato. Il potere su quel fronte spetta alla competenza parlamentare, il governo deve fare un lavoro istruttorio, e lo dico con estrema umiltà, perché il governo possa prendere la decisione giusta”.
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