Vetralla – “Matias era diventato cittadino italiano il 20 ottobre. Era diventato un vetrallase. Adottiamo Matias come nostro figlio, come parte della nostra comunità. E se la madre lo vorrà siamo disposti ad ospitare Matias nella nostra tomba di famiglia”. Lo ha detto il sindaco di Vetralla Sandrino Aquilani al termine della messa in ricordo del piccolo Matias ucciso ieri sera a Cura di Vetralla a soli 10 anni. Il padre è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di omicidio.
“Dedichiamo questa serata – ha detto poi il sindaco – per dare prova che la nostra comunità sa dare una risposta. Non dobbiamo respingere, ma aiutare chi è in difficoltà. Significherebbe solo chiudere gli occhi e non interessarsi dei problemi degli altri”.
Anche a Vetralla, c’è stata una veglia, con il nome di Matias scritto sul sagrato del duomo cittadino”.
A celebrare la messa, don Paolo Chico, sacerdote di Santa Maria del Soccorso. In chiesa una comunità intera. “Siamo qui – ha detto don Chico – non come parrocchia, ma come popolo”.
”Proviamo tutti lo stesso dolore – ha aggiunto Aquilani -. La nostra comunità e’ sta messa a dura prova. Abbiamo passato momenti difficiili. Mai come questo. Ma non dobbiamo arrenderci. Dobbiamo reagire come comunità’ – ha concluso infine il sindaco- e di dare a questa comunità’ più sicurezza. Nelle scuole, nella famiglia, nelle strade, nei posti di lavoro. Questa è la nostra missione”.
Daniele Camilli
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