Berna – La Svizzera dice sì al Green Pass. O meglio, al Certificato Covid, come lo chiamo nella confederazione elvetica. Con il 63 per cento dei voti, gli elettori hanno votato a favore nel referendum che si è tenuto oggi nel paese sulla legislazione che ha imposto l’obbligatorietà del certificato verde per partecipare a raduni ed eventi pubblici.
Berna
Il voto ha confermato quanto già sostenevano i sondaggi, ovvero la vittoria del sì al referendum che con una quota che si sarebbe aggirata intorno al 60 per cento. Anche in Svizzera l’introduzione del Green Pass ha provocato una scia di manifestazioni di piazza da parte di gruppi che lo considerano una violazione delle libertà individuali. L’esistenza nella confederazione elvetica di un fronte compatto No Green Pass si ripercuote poi anche sull’andamento della campagna vaccinale. Solo il 66,9 per cento della popolazione svizzera ha ricevuto almeno una dose del vaccino.
Nonostante ciò la linea del Green Pass è passata. Il certificato vaccinale è stato introdotto nel paese il 13 settembre. Da quella data, dunque, per accedere a ristoranti, palestre, cinema e manifestazioni culturali o sportive in Svizzera occorre essere vaccinati, guariti o risultare negativi a un tampone.
Le operazione di voto si sono tenute in un periodo in cui i casi stanno vertiginosamente aumentando in Svizzera a causa della quarta ondata di Covid. L’incidenza settimanale elvetica ha già raggiunto gli 870 casi ogni 100mila abitanti.
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