Roma – È boom di contagi in Italia, aumentati dell’80,7 per cento. Ma in numeri in saliti non riguardano solo i casi. I decessi sono infatti cresciuti del 16,1 per cento, i ricoveri del 20,4 e le terapie intensive del 13,1.
Coronavirus – Il laboratorio di Genetica dell’ospedale di Belcolle
È quanto emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe per quanto riguarda il periodo dal 22 al 28 dicembre. L’aumento dei contagi è generalizzato e riguarda tutte le regioni italiane, con la sola eccezione della provincia autonoma di Bolzano. La Fondazione Gimbe rileva nella settimana dal 22 al 28 dicembre, rispetto a quella precedente, un aumento di nuovi casi (320mila 269 rispetto ai 177mila 257) e dei decessi (1024 rispetto 882). In crescita di conseguenza anche il numero di persone attualmente positive (598mila 856 rispetto a 384mila 144), quelle in isolamento domiciliare (587mila 622 rispetto a 374mila751), i ricoveri con sintomi (10mila 089 rispetto agli 8mila 381) e le terapie intensive (1145 rispetto a 1012).
In 45 regioni italiane l’incidenza supera i 500 casi ogni 100mila abitanti. Per quanto riguarda invece la provincia di Viterbo, nell’ultima settimana si registra un’incidenza di 403 nuovi casi ogni 100mila abitanti.
La Fondazione Gimbe rileva poi nel periodo 22-28 dicembre un crollo delle nuove vaccinazioni degli over12, diminuite del 47,5 per cento rispetto alla settimana precedente. Attualmente, l’81,4 per cento della popolazione italiana ha ricevuto una dose, ma le persone ancora non vaccinate sono 9,44 milioni. Di queste, 2,34 milioni sono over 50 e corrono un maggiore rischio.
Il grande aumento dei casi registrati nell’ultima settimana è sicuramente favorito dall’elevato numero di tamponi processati giornalmente. Ma per gli esperti della Fondazione Gimbe questa è solo una delle determinanti. Dalla seconda metà del mese di dicembre si rileva infatti da un lato una vera e propria impennata del tasso di positività dei tamponi antigenici rapidi (la media mobile a 7 giorni è salita dallo 0,8 per cento del 14 dicembre al 2,8 del 28 dicembre), dall’altro un netto aumento del tasso di positività dei tamponi molecolari (la media mobile a 7 giorni è passata dal 9,5 per cento del 14 dicembre al 15 per cento del 28 dicembre).
“Questi dati – commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – dimostrano una notevole crescita della circolazione virale sia per la progressiva espansione della variante Omicron, molto contagiosa, che per l’aumento dei contatti sociali nel periodo delle festività, il cui impatto su ricoveri e decessi sarà visibile nelle prossime settimane”.
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