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Viterbo - Il presidente di Mio Italia: "Quattro proposte al governo per scongiurare il collasso della ristorazione"

Bianchini: “La gente ha paura, preferisce il tampone al cenone”

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Paolo Bianchini

Paolo Bianchini


Viterbo – “Ristoranti, pizzerie, bar, pub e cocktail bar sono aperti. Ma è crisi, crisi nera, per il comparto Horeca. La gente ha paura e salta il rito del caffè o dell’aperitivo. Preferisce il tampone al cenone. Natale è stato un deserto e per Capodanno il telefono squilla, ma solo per le disdette. In questo contesto a tinte fosche, anche per l’entrata a gamba tesa del fisco, vorace come fossimo in pieno boom economico, Mio Italia lancia quattro proposte al governo, da attuare immediatamente, per salvare il comparto della ristorazione”.

Lo ha reso noto Paolo Bianchini, presidente dell’associazione di categoria Mio Italia, Movimento imprese ospitalità.

Ecco le quattro proposte di Mio Italia per salvare l’Horeca. La prima: prolungamento nel 2022 delle moratorie sui prestiti alle Pmi. La seconda: reintroduzione del credito d’imposta sugli affitti dei locali. La terza: indennizzi veloci e a fondo perduto per coprire le perdite di dicembre 2021 e del primo trimestre 2022. La quarta: portare l’Iva dal 10 al 5%. Il governo, cifre alla mano, deve prendere atto che l’emergenza economica iniziata nel marzo del 2019 non è ancora terminata. Tutt’altro“, ha concluso Paolo Bianchini.


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28 dicembre, 2021

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