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Viterbo - Provincia - S'insedia l'amministrazione Romoli - Sostituiti i consiglieri di Viterbo decaduti - Scontro con l'opposizione sull'accordo elettorale FI-Pd

Nocchi vicepresidente, dopo le feste le deleghe ai consiglieri

di Giuseppe Ferlicca
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Viterbo – S’insedia l’amministrazione Romoli in provincia, ma è festa a metà. Inevitabile lo scontro con l’opposizione, la ferita della spaccatura al voto col centrodestra è ancora aperta e se non bastasse si è aggiunto il ricorso al prefetto da parte del consigliere Valentini (Beni comuni) per la convocazione non in modo corretto.


Viterbo - Consiglio provinciale - Alessandro Romoli

Viterbo – Consiglio provinciale – Alessandro Romoli


Ma il presidente Alessandro Romoli non ci sta: “Le regole io le ho sempre rispettate. Il consiglio provinciale c’è, è stato eletto, non c’è un organo sovrastante e la convocazione è supportata dal segretario generale”.

Pietro Nocchi (Tuscia democratica), ex presidente, parla di mancanza di rispetto per chi lavora nell’ente e Maurizio Palozzi (Tuscia democratica) si stupisce dell’azione preventiva. “Se qualcosa non va – osserva Palozzi – s’impugnano gli atti. Un’azione preventiva non la capisco, come non comprendo come si possa tirare in ballo il prefetto”. Sulla stessa linea, il collega Stelliferi.


Viterbo - Consiglio provinciale - La maggioranza

Viterbo – Consiglio provinciale – La maggioranza


Il consigliere Zacchini (Prima la Tuscia) batte dove il dente duole, l’alleanza FI-Pd che ha vinto le elezioni a palazzo Gentili. Il leghista parla di coerenza.

“Ma faccia lezioni di coerenza a casa sua”, è la replica del presidente Romoli, ricordando come un anno e mezzo fa la Lega ha sottoscritto un accordo, sempre in provincia, col Pd e altri partiti. “Ci sono amministrazioni comunali – incalza Romoli – governati da FdI con il Pd o Lega col Pd.


Viterbo - Consiglio provinciale - L'opposizione

Viterbo – Consiglio provinciale – L’opposizione e Azzurri per la Tuscia


Realtà che si mettono a disposizione delle varie esigenze. Noi ci mettiamo a disposizione del territorio, che vale di più che far cadere un comune per ragioni ideologiche”. Riferimento non casuale al capoluogo, dove il sindaco è stato sfiduciato dopo il voto provinciale.

In sala del consiglio sono otto i presenti, mancano i quattro eletti di Viterbo, decaduti con la chiusura dell’esperienza Arena.

Prima la convalida dei presenti, poi sono sostituiti i viterbesi.


Zacchini, Rauso e Porri

Zacchini, Rauso e Porri


Al posto di Giulio Marini (FI) arriva Francesco Ciarlanti, Glauco Clementucci sostituisce Lina Delle Monache (Pd). Come ricorda Palozzi, Clementucci arriva essendo decaduto Massimo Erbetti (M5s) anche lui nella lista Tuscia Democratica.

Antonio Porri subentra a Gianluca Grancini (FdI) e Angelo Rauso per Stefano Caporossi (Lega).

Fabio Valentini (Beni comuni) ha il dubbio che non essendoci ancora il decreto del presidente della Repubblica per lo scioglimento del consiglio comunale di Viterbo, gli uscenti sono sospesi.

Per il segretario generale, il decreto del prefetto in attesa di quello del presidente è sufficiente. Palozzi fa notare che essendoci già a palazzo dei Priori il commissario Scolamieri, i giochi siano sostanzialmente fatti.


Glauco Clementucci

Glauco Clementucci


Valentini non è del tutto convinto e non partecipa al voto. “Non so se tra i consiglieri entranti c’è qualcuno che le abbia fatto qualche torto, altrimenti non capisco la sua opposizione – ironizza il presidente Romoli – il consiglio provinciale però ha necessità di operare, il plenum va riorganizzato”.


Nicolai e Ciarlanti

Nicolai e Ciarlanti


Nominato da Romoli, il vicepresidente. Come preannunciato è l’ex presidente Pietro Nocchi. “In continuità – osserva Romoli – con l’attività portata finora avanti e questo ci consentirà di raggiungere altri importanti traguardi e dopo le feste comunicherò le deleghe da assegnare. Con le nuove norme la provincia avrà di nuovo assessori, saranno tre, ridando un ruolo all’ente”.


Nocchi, Stelliferi, De Santis

Nocchi, Stelliferi, De Santis


Dalla politica alla parte amministrativa: “Stiamo già lavorando – osserva Romoli – in prosecuzione con quanto portato avanti dal mio predecessore Nocchi. Per il Pnrr pensiamo a una task force con altri enti e una delega specifica in provincia, per la progettualità, a vantaggio dei sessanta comuni”.

Giuseppe Ferlicca


Il consiglio provinciale

Tuscia Democratica: Pietro Nocchi, Glauco Clementucci, Giulia De Santis, Maurizio Palozzi ed Eugenio Stelliferi

Azzurri per la Tuscia: Francesco Ciarlanti ed Ermanno Nicolai

Tuscia Tricolore Antonio Porri e Luca Giampieri

Prima la Tuscia: Angelo Rauso e Stefano Zacchini

Per i beni comuni: Fabio Valentini


Articoli: S’insedia il consiglio provinciale di soli consiglieri provinciali – Valentini: “La seduta del consiglio provinciale di oggi è irregolare”


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30 dicembre, 2021

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