Incidente mortale a Capranica - Il fratello di Lavinia Bozzo, Marco, durante il funerale della 27enne morta sul colpo in un incidente stradale la vigilia di Natale - Riposerà accanto al fratellino deceduto prima che lei nascesse - FOTOCRONACA

“Il tuo sorriso rimarrà sempre con noi…”

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Capranica – “Aveva un sorriso che faceva rumore e quel rumore mi sembra di sentirlo nelle foto… Lei rideva e questo è ciò che rimane a noi”. Il ricordo del fratello Marco di Lavinia Bozzo, la 27enne che ha perso la vita dopo essersi schiantata contro un muro, ieri mattina ai funerali della giovane.

Nel giorno di santo Stefano, il paese si è raccolto attorno al dolore della famiglia Bozzo. Presenti il sindaco, Pietro Nocchi, il gruppo della croce rossa con cui lavorava Lavinia, i colleghi, gli amici, i parenti e tutta la cittadinanza. “Oggi doveva essere un giorno di festa e invece tutt’altro”, il parroco del paese, padre Manuel, ha iniziato così la celebrazione del cordoglio di Lavinia Bozzo.

Lavinia Bozzo

Una sua ex insegnante ha ricordato la giovane ragazza: “Cara Lavinia, ricordo il tuo sguardo luminoso, il tuo dolce sorriso e soprattutto ricordo la tua preparazione, la tua curiosità, la tua modestia, la tua capacità di fare squadra. Hai sempre creduto nell’amicizia. Hai sempre voluto mantenere i rapporti con i tuoi compagni di scuola anche quando le vostre strade si sono divise per motivi di studio e di lavoro. Hai raggiunto tanti traguardi nello studio e hai fatto tante esperienze.

La tua partenza ci ha lasciato sbigottiti. Senza parole. Forse talvolta alcuni angeli come te devono andare via prima. Mi piace pensare che hai raggiunto il tuo fratellino Dario e che ora insieme ci guiderete nei nostri passi qui sulla terra. Grazie Lavinia per la tua gioia che ci hai donato”.

Capranica – I funerali di Lavinia Bozzo

“Mai avremo pensato di trovarci qui oggi – ha detto una delle sue amiche -. Abbiamo passato dei giorni in silenzio, a pensare a tutte le cose passate insieme ai viaggi, alle risate, a quanto ci hai consolato a modo tuo, alle volte che ci hai fatto arrabbiare. Non sono mancate lo sai. Eppure ancora non abbiamo realizzato che non sarai più tra noi in queste occasioni. La vita ci ha fatto un brutto scherzo, non è stata gentile con te, ma una gentilezza a noi l’ha fatta.

Ci ha regalato 27 anni con te, che non sono tanti per una vita, ma abbastanza per ricordati per sempre. Ci sarai a ogni cena, a ogni viaggio, a ogni carnevale, a ogni brindisi. Sarai nel volo delle foglie che cadranno, in ogni pianta che nascerà. Sarai in ogni onda del mare che si infrangerà a riva. Sarai in ogni partita di Risiko, in ogni canzone che canteremo. Vivrai insieme a noi, cresceremo insieme e cercheremo insieme ai nostri sogni di realizzare anche i tuoi. Ogni pensiero sarà sempre per te. Grazie per quello che ci hai regalato in questi anni. È stato splendido”.

Presente anche la dirigente scolastica Laura Pace Bonelli dell’istituto Meucci dove la giovane lavorava.

“È un momento difficile – ha sottolineato la dirigente -. Lavinia da due anni lavorava presso la nostra struttura e subito si è fatta conoscere. Era stata come alunna e ora come docente di sostegno per la sua dolcezza e delicatezza. Svolgeva un ruolo delicato. Era vicino a studenti particolarmente bisognosi. Non li faceva sentire tali. La sua delicatezza d’animo era assoluta”.

“Lavinia era la più grande anticonformista perché si dava da fare per gli altri. Lei non era bellissima – ha detto il fratello Marco durante la celebrazione -, però aveva un sorriso che faceva rumore. A me quel rumore sembra di sentirlo dalle foto. Anche quando era  nella bara aveva quel sorriso in volto. Sono due giorni che sono arrabbiato. Ogni volta che passavo davanti a quella bara, la guardavo e dicevo ‘Che ridi? Non vedi che hai combinato?’ E niente… Lei rideva e questo è ciò che rimane a noi. Non ho mai indirizzato la sua crescita. Ha sempre fatto tutto da sola. Non sono mai stato un fratello troppo affettuoso. Questo è il mio carattere. Non mi mancherà la sua presenza fisica tutti i giorni perché tanto non sapeva mai quando fosse in casa e quando fuori. Quella notte stava da sola… e va a capire cosa le ha detto la testa in quel momento… Non lo so.

C’è una frase che dico sempre ‘Dai che una soluzione la troviamo’, ma questa volta sono veramente in difficoltà. Ci hai lasciato al buio Lavi’ “.
Nella notte tra il 23 e il 24 dicembre Lavinia, alla guida della sua piccola utilitaria, ha perso il controllo dell’auto e si è schiantata contro un muro. La 27enne viaggiava da sola a bordo della piccola utilitaria e nell’incidente non sarebbe rimasta coinvolta nessun’altra persona né mezzo.

Capranica è sotto shock per una morte così improvvisa e prematura. Tutta la comunità si sta stringendo intorno al dolore lancinante di mamma Licia e papà Romolo e di tutta la famiglia Bozzo, molto conosciuta e stimata sia nel paese che nel circondario.

Una famiglia che ha già perso un figlio una trentina di anni fa. Lavinia riposerà accanto al fratellino morto a soli 6 anni prima ancora che lei nascesse.

Federica Focaracci

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