Cronaca - Lo dicono i legali viterbesi di Shawn John Shadow - E' il fratello della compagna di Giuseppe Conte

Cassa integrazione Covid: “Il cognato del premier non ha beneficiato di alcun privilegio”

Giuseppe Conte e Olivia Paladino

Viterbo – (sil.co.) – Cassa integrazione Covid: “Il cognato del premier Giuseppe Conte non ha beneficiato di alcun privilegio”.

A dirlo sono gli avvocatiLuigi Todaro e Angelo Di Silvio, i legali viterbesi di Shawn John Shadow, 52 anni, fratellastro della fidanzata del presidente del consiglio Olivia Paladino (41 anni) e della sorella Cristiana Paladino (47 anni), figlio dell’attrice e cantante svedese Ewa Aulin e dello scrittore e regista inglese John Shadow. Dal 1974 la Aulin è compagna di Cesare Paladino dal quale ha avuto le due figlie femmine. 

Secondo notizie diffuse nei giorni scorsi, il cognato e la cognata di Conte sarebbero tra i nove dipendenti del gruppo dei Paladino cui è stato concesso l’accesso alla cassa integrazione Covid nonostante siano tra i proprietari.

Il suocero del premier, il costruttore Cesare Paladino, è nel frattempo finito nel mirino della procura di Roma nell’ambito di un’inchiesta al centro della quale c’è l’Immobiliare romana Splendido srl, di cui è amministratore unico, e che possiede anche l’Hotel Plaza. Olivia e Cristiana Paladino si dividerebbero il 47,5% delle azioni dell’Agricola Monastero Santo Stefano Vecchio, la holding delle quote azionarie del gruppo Splendido, mentre un altro 5% è di proprietà del fratellastro.

Shawn John Shadow, assistito dagli avvocati viterbesi Luigi Todaro e Angelo Di Silvio, chiarisce la sua posizione. 

“Il nostro assistito non ha beneficiato di alcun privilegio – dicono i legali – anzi vive la sua vita insieme alla moglie, in assoluta semplicità. Shadow ha avviato, attraverso il nostro apporto professionale, l’iter per uscire, nel miglior modo possibile, dal comparto societario di cui detiene il 5% del capitale sociale della società capogruppo, ed ottenere così ciò che gli spetta, per godere della vita del rango che gli appartiene, e che non hai mai vissuto”.

“Gli emolumenti a lui pervenuti dalla cassa integrazione, quale conseguenza del rapporto di lavoro a tempo indeterminato con la società Immobiliare Splendido – sottolineano – costituiscono per lui l’unica fonte di reddito, nonostante l’importanza del patrimonio societario gestito dalla maggioranza del capitale sociale”. 

L’avvocato Angelo Di Silvio

“La società Agricola Monastero Santo Stefano Vecchio s.r.l. – proseguonoTodaro e Di Silvio – partecipa al capitale di altre società del gruppo, tutte riconducibili ad un unico centro di interesse. Shawn Jhon Shadow ha manifestato, attraverso i sottoscritti, l’irrevocabile decisione di recedere dalla società capogruppo ed ottenere la liquidazione della propria quota societaria”.

E ancora: “Il nostro assistito tiene a precisare che da sempre si è tenuto estraneo alla gestione della società capogruppo e delle società partecipate. Anzi, Shadow sottolinea che non hai mai potuto beneficiare della liquidazione di utili di esercizio da parte delle stesse, ove vi fossero state assemblee deliberanti la liquidazione di utili ai soci”.

“Il nostro cliente – precisano – fu assunto nella società Immobiliare di Roma Splendido di Shadow & C srl a tempo indeterminato, per tremila euro netti al mese. Shadow è stato inserito nel programma della Cassa Integrazione Covid ed ha percepito sino ad ora gli spettanti emolumenti”.

“Teniamo a precisare – proseguono i legali – che il nostro assistito non è un frequentatore di salotti, non ha rapporti strategici ad alto livello, e, paradossalmente, sino ad oggi, del noto impero immobiliare riconducibile a Cesare Paladino, non ha di certo ottenuto nulla di ciò che gli spetta. Al contrario, dal grande impero immobiliare, dovrà difendersi anche in seno al procedimento penale di cui è stato notiziato avanti alla procura della repubblica di Roma RGNR 34401/20, per reati di natura tributaria, nella sua qualità di amministratore unico della società Immobiliare di Roma Splendido di Shawn Jhon Shadow & C sas, fino alla data delle sue dimissioni avvenute nel 2017, successivamente trasformata in società di capitali. Per quel che invece attiene alla sua carica di amministratore unico delle società  Agricola Andromeda S.r.l. e Colle Rao S.r.l., il recesso è  avvenuto ed accettato nel mese di febbraio 2020”.