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Viterbo - Le segreterie regionali e territoriali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e quelle di Cgil, Cisl e Uil esprimono preoccupazione per la stabilità occupazionale e la garanzia di un servizio idrico - Il prefetto, dopo l'incontro coi sindacati di ieri ne ha convocato un altro per la prima settimana di febbraio

“Si inizi un percorso di condivisione per un cambio di indirizzo per il bene della Talete”

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Viterbo - Il palazzo della Prefettura

Viterbo – Il palazzo della Prefettura

Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – Ieri 25 gennaio 2021 si è svolto l’incontro in prefettura su richiesta delle organizzazioni sindacali di categoria supportate dalle sigle sindacali confederali di Cgil, Cisl e Uil per un confronto con la dirigenza di Talete Spa in presenza del prefetto di Viterbo Giovanni Bruno.

Abbiamo chiesto al prefetto di farsi da garante nel confronto, e abbiamo evidenziato tutte le criticità rispetto alla situazione che attualmente la società sta vivendo, in particolar modo alle dimissioni del cda e del presidente Andrea Bossola, mettendo la società in una condizione di gravità assoluta, sia sotto il profilo dell’organizzazione del lavoro, ma soprattutto della crisi finanziaria dalla quale l’azienda non riesce a sollevarsi.

Come sindacato, nel prendere atto dei percorsi che l’azienda ha intrapreso in fatto di riorganizzazione e miglioramento del servizio, abbiamo tenuto ben presente lo scenario di riferimento, avendo avuto sempre rassicurazioni sulla tenuta economica e finanziaria dell’azienda da parte della classe dirigente, avvalorata dalla presentazione di bilanci sempre in ordine, e confermata dallo stesso direttore generale A. Fraschetti anche durante il confronto di ieri.

A questa preoccupante situazione, che non ci lascia affatto tranquilli, si aggiungono le comunicazioni di diffida e controllo da parte dell’Anac, della guardia di finanza, di Arera e della Corte dei conti, che chiedono chiarimenti sulla gestione economica della società, inoltre, come argomentato d Fraschetti, ad oggi Talete incassa meno di quello che spende per una serie di problematiche che vanno dalla morosità, alla dispersione idrica.

Che le richieste da parte dell’azienda di accesso a prestiti necessari a poter rispettare i pagamenti ai fornitori, alle imprese che svolgono l’attività quotidiana, e cosa prioritaria agli investimenti necessari per ridurre le perdite che incidono notevolmente sui costi di gestione, sono state rigettate sia da parte di Arera che di altri istituti di credito.

In questo scenario a dir poco drammatico, i soci e la politica tutta prende tempo per decidere il cosa, ma soprattutto come fare per garantire il servizio idrico, i livelli occupazionali compreso tutto l’indotto di riferimento e tutelare la loro società di fronte agli attacchi continui, anche da parte di alcuni sindaci/soci che continuano a gettare fango mentre dovrebbero preoccuparsi della situazione patrimoniale e gestionale del servizio idrico; abbiamo rinnovato la richiesta al prefetto per un tavolo permanente con la presenza di tutte le istituzioni, i soci azionisti il presidente della Provincia di Viterbo e il presidente dell’Ato.

Le organizzazioni di categoria Folctem, Femca, Uiltec insieme alle confederazioni di Cgil, Cisl e Uil e ai rappresentanti dei lavoratori di Talete sono fortemente preoccupati della stabilità occupazionale, del pagamento delle retribuzioni di 130 lavoratori e per la garanzia di un servizio idrico indispensabile per tutti i cittadini.

IIl prefetto, accolte le richieste delle organizzazioni sindacali, ha riconvocato il prossimo incontro nella prima settimana di febbraio con l’auspicio che si inizi un percorso di condivisione per trovare soluzioni tese a un cambio di indirizzo per il bene della società e dei lavoratori che vivono ormai da anni questa situazione di ambiguità e preoccupazione.

Le segreterie regionali e territoriali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil
Le segreterie di Cgil, Cisl e Uil


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26 gennaio, 2021

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