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Viterbo - Vincolo di 1600 ettari della sovrintendenza - Alvaro Ricci, capogruppo Pd, torna alla carica: "Bisognava opporsi al Tar contro il provvedimento" - All'Unitus i giudici hanno dato ragione

“Il comune doveva ricorrere, pure il rilancio delle ex Terme Inps può avere effetti negativi”

di Giuseppe Ferlicca
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Viterbo - Alvaro Ricci

Viterbo – Alvaro Ricci

Viterbo – Vincolo su 1600 ettari imposto dalla sovrintendenza, dal Bullicame alle Masse. Un’area vasta del capoluogo che rischia di vedere ridotte le possibilità di sviluppo. In diversi hanno presentato ricorso all’epoca. Privati e pure l’Unitus, in quanto l’orto botanico ricade all’interno. Il Tar ha dato ragione all’università. Riaprendo una polemica mai placata in comune, con l’opposizione che spingeva affinché pure l’amministrazione si opponesse. Qualcosa è stato fatto, ma in modo tardivo e oggi Alvaro Ricci, capogruppo Pd lo rimarca: “C’erano le ragioni per presentare l’istanza”. Qualche problema oggi c’è, pure a progetti in ambito termale.

Il Tar ha dato ragione all’Unitus sul ricorso contro il vincolo imposto dalla Sovrintendenza. Per l’opposizione è il classico ve l’avevamo detto?
“Come spesso succede – osserva Ricci – non sono stati presi nella giusta considerazione valutazioni e ragionamenti dell’opposizione. Fu preferito intraprendere esclusivamente un’interlocuzione con la sovrintendenza, piuttosto che presentare un ricorso al Tar, per contrastare il vincolo”.

Una escludeva l’altro?
“Io credo che le due cose potevano e dovevano viaggiare insieme. Dialogo aperto con la sovrintendenza e ricorso al Tar. Invece, nulla di tutto questo”.

Che è successo, ce lo ricorda?
“Sono stati fatti decorrere inutilmente i termini di presentazione del ricorso, 60 giorni dall’apposizione del vincolo e nel frattempo non si è avuta alcuna garanzia da parte della sovrintendenza della ragioni avanzate dall’amministrazione comunale”.

Il Tar ha dato ragione all’Unitus. Cosa le suggerisce?
“L’accoglimento da parte del Tar del ricorso ci dice che avevamo visto giusto Ora, speriamo che non sia troppo tardi”.

Qualcosa in comune hanno fatto, però, rivolgendosi a Mattarella.
“Il centrodestra a quel punto ha dovuto effettuare un’inversione a u, non avendo avuto rassicurazioni in merito. L’unica strada era il ricorso straordinario al presidente della Repubblica, strada certamente più complessa”.

Forse in comune credevano poco nella bontà delle loro motivazioni?
“Le ragioni per ricorrere c’erano tutte, sia tecniche, sia di merito. La stessa regione Lazio, istituzione preposta alla tutela del paesaggio e dell’ambiente, non era stata interpellata dalla sovrintendenza prima della decisione e ciò costituiva un grave vulnus del procedimento”.

Cosa non le quadra del provvedimento adottato dalla sovrintendenza?
“Vincolare in maniera generica e non puntuale 1600 ettari di terreno che vanno da porta Faul a Castel d’Asso, passando per Ponte dell’Elce, non credo che sia il sistema migliore di tutelare le bellezze che quella fascia racchiude. Credo che l’amministrazione comunale abbia tutto il diritto di programmare lo sviluppo del suo territorio nel rispetto dei vincoli a suo tempo esistenti e soprattutto i soggetti privati hanno anche diritto di vedersi garantiti i diritti acquisiti”.

Ovvero?
“Tanto per fare un esempio, l’importante progetto d’insediamento al Paliano presentato dalla società Free Time è stato bloccato dal vincolo, quando ormai la procedura autorizzativa era pressoché conclusa. Questo sintetizza come con un vincolo così generico possa vanificare investimenti importanti per sviluppo della nostra economia”.

Quell’insediamento termale, tra l’altro ha avuto un iter piuttosto lungo.
“Il consiglio comunale dopo molto tempo era giunto ad approvare la lottizzazione, intervenendo pesantemente anche sulla riduzione della cubatura residenziale. Ricordo l’emendamento del consigliere Serra, che è stato approvato, col quale si è ridotta la cubatura residenziale, proprio per diminuire responsabilmente l’impatto puramente residenziale, rispetto a quello termale”.

Teme il vincolo provochi altre ripercussioni su iniziative in corso?
“Può avere un impatto negativo sul piano di rilancio dell’ex Terme Inps e su altri insediamenti termali, in zone destinate a questo fine dal piano regolatore vigente e che sono incluse nel vincolo”.

Giuseppe Ferlicca


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30 gennaio, 2021

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