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Viterbo - Consiglio comunale - Il passo indietro del sindaco Arena sulla presenza all'inaugurazione di Globo, incalzato dall'opposizione - Frontini lo multa virtualmente

“Ci sono stato male e non ho dormito, chiedo scusa”

di Giuseppe Ferlicca
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La "multa" virtuale da Chiara Frontini

La “multa” virtuale da Chiara Frontini

La "multa" virtuale da Chiara Frontini

La “multa” virtuale da Chiara Frontini

Viterbo - L'inaugurazione di Globo - Il sindaco Giovanni Arena, il sottosegretario Francesco Battistoni e l'assessora Alessia Mancini

Viterbo – L’inaugurazione di Globo – Il sindaco Giovanni Arena, il sottosegretario Francesco Battistoni e l’assessora Alessia Mancini

Viterbo – “Ci sono stato male e non ho dormito, per questo chiedo scusa”. Il sindaco Giovanni Arena prova a mettere la parola fine a una polemica innescata dalla sua presenza (e non solo) all’inaugurazione di Globo.

Il 18 marzo, in zona rossa e nel giorno in cui si ricordavano le vittime del Covid. “Ho provato rabbia con me stesso, riflettendoci – ricorda Arena – questo can can mi ha fatto stare male. Dormo già pochissimo, ma quella notte non ho dormito proprio. Era il caso che facessi presente la situazione”.

A chiedere le sue scuse in consiglio comunale, l’opposizione, che ha duramente contestato il primo cittadino per la sua presenza. “Sono d’accordo con le scuse da presentare – spiega Arena – la mia presenta non era necessaria e nemmeno opportuna”.

Esserci stato ha provocato la reazione di commercianti, soprattutto nel centro storico. “Li ho incontrati in mattinata – spiega Arena – hanno capito la mia buona fede e ribadisco la rabbia con me stesso. Sono stato superficiale. Si poteva fare in modo diverso o in un giorno diverso e io comunque era giusto che non fossi presente”.

Il sindaco spiega anche com’è andata. “Sono stato invitato – ricorda Arena – doveva essere a porte chiuse. Sono andato nemmeno troppo convinto, per via della giornata particolare. Mi sono fermato una decina di minuti al massimo. In un giorno dedicato al ricordo, dopo un anno di sofferenza per tutti noi”.

Se Alvaro Ricci (Pd) è certo che il primo cittadino abbia sofferto per la situazione in cui si è trovato, invitandolo a chiedere scusa, altri nell’opposizione non sono stati così comprensivi.

Chiara Frontini (Viterbo 2020) ha virtualmente multato sindaco e assessora Alessia Mancini (Sviluppo economico), anche lei presente al taglio del nastro, Giacomo Barelli (Forza civica) la sola parola che ha trovato è vergogna, mentre Massimo Erbetti (M5s) ha ricordato come le 105mila vittime del Covid non lo meritavano.

Silenzio, invece, dalla maggioranza. Nessun intervento dai partiti che sostengono Arena. A volte l’assenza di parole è più forte delle parole stesse.

“Le notifico la multa – incalza Frontini, che ha predisposto un fac-simile di sanzione – per inottemperanza alle norme sul distanziamento e assembramento”. Un modo per sottolineare l’accaduto, sdrammatizzando un po’. Seppure nel merito, le parole della consigliera d’opposizione sono piuttosto dure.

“Una vicenda vergognosa – continua Frontini – incresciosa. Il consigliere Antoniozzi ha posto un quesito: avete violato le regole? In un momento in cui i cittadini possono uscire di casa solo per comprovata necessità e con autocertificazione, altri possono non farlo. Mi auguro che le autorità deputate al rispetto delle norme verifichino”.

Giacomo Barelli, invece, trova una sola parola: “Vergogna, quella provata di fronte alle immagini che abbiamo visto. La stessa che non ha sfiorato alcuni di voi”.

Poi mette in contrapposizione il tricolore. Quello a mezz’asta a palazzo dei Priori nel giorno del ricordo e quello della fascia indossata dal sindaco all’inaugurazione. “Una scena da repubblica delle banane”. Tanto da arrivare alle estreme conseguenze. “Non meritate di rappresentare i cittadini, vi dovreste dimettere”.

Massimo Erbetti (M5s) è convinto che ci sia stata una dose d’incoscienza. “Purtroppo – osserva Erbetti – il sindaco credo che non si sia reso conto di quello che ha scatenato. Tagliare nastri in quella giornata è stato quantomeno inopportuno e poco rispettoso delle vittime”.

Chiede al sindaco se lo rifarebbe. Dall’intervento di Arena si deduce la risposta. No. “È giusto tagliare nastri – osserva Erbetti – e pubblicizzare nuove attività, ma non in quel giorno, non quando molte sono chiuse”.

Giuseppe Ferlicca


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26 marzo, 2021

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