Viterbo - L'assessore Ubertini (Urbanistica) fa il punto - Impossibile realizzare strutture - Al Bagnaccio ordinanza per toglierne alcune già esistenti

“Le aree termali spontanee sono in zona agricola, una classificazione che va cambiata”

Viterbo – Piscine Carletti

Viterbo – “Le aree termali spontanee sono tutte in zona agricola, una classificazione che va cambiata”. Un problema non di poco conto. L’assessore all’Urbanistica Claudio Ubertini ci sta lavorando.

“Vanno trasformate in zona F”. Altrimenti, migliorie, servizi e annesse strutture è praticamente impossibile realizzarli. Anche per l’amministrazione comunale alle piscine Carletti, di proprietà di palazzo dei Priori.

“Anche se volessimo mettere un gazebo – precisa Ubertini – uno spogliatoio, non sarebbe possibile”.

Situazione da risolvere, che sta già determinando difficoltà altrove. Al Bagnaccio, un’ordinanza emanata a inizio anno impone di eliminare alcuni manufatti. “Strutture in legno – ricorda Ubertini – bagni. Purtroppo è stato necessario intervenire.

Quella è un’area agricola e probabilmente sono stati realizzati in base a un’interpretazione della convenzione stipulata con la precedente amministrazione. C’è stato un esposto”.

In generale la situazione è da rivedere. “Le zone dove ci sono le sorgenti termali sono tutte agricole – sottolinea Ubertini – per questo stiamo lavorando per portarle da zona E a zona F”.

Una procedura che ha i suoi tempi. “L’iter è complesso. Deve passare in consiglio comunale e quindi in regione, trattandosi di variante. Ma essendo di pertinenza comunale, può avere un percorso accelerato, non si tratta di trasformare una zona agricola in edificabile”, spiega l’assessore.