Viterbo - Oggi alle 11 i funerali alla Sacra Famiglia - Il cordoglio di tanti genitori - Era la mamma dell'avvocato Marco Russo

Addio alla dottoressa Maria Foglia, vittima del Covid

Maria Foglia

Viterbo –  Uccisa dal Covid, se ne è andata a 75 anni anche la dottoressa Maria Foglia, fisioterapista neuropsicomotricista, bravissima coi bambini. Ennesima vittima della pandemia si è spenta pochi giorni dopo il ricovero all’ospedale di Belcolle, lasciando il vuoto in tutti coloro che la conoscevano.

Nata il 14 giugno 1945 a Priverno, in provincia di Latina, è morta a Viterbo martedì 13 aprile. I funerali si terranno questa mattina alle 11 presso la chiesa della Sacra Famiglia. A darne l’annuncio i figli Marco e Pierluigi Russo, le nuore Ilaria e Chiara, i nipoti e i parenti tutti. All’avvocato Marco Russo e a tutti i familiari le più sentite condoglianze anche dalla redazione di Tusciaweb.

Tanti i messaggi di cordoglio che immediatamente hanno affollato la rete. Molti sono di genitori. “Sei entrata come un uragano nella nostra vita, in un momento di smarrimento, hai costruito insieme a noi le certezze che non avevamo. Non possiamo pensare che non ci sei più, sei certamente presente nei nostri pensieri e ci resterai sempre. Grazie Maria”, scrive un utente internet. E ancora: “Cara dottoressa, quante cose vorremmo dirle… ma ora siamo veramente senza parole. È stata una fortuna incontrarla e la sua presenza nella nostra vita è stata di grande aiuto. Ci mancherà tanto. Le vogliamo bene. Buon viaggio”.

Una vita spesa per i bambini: “Abbiamo purtroppo ricevuto questa brutta notizia che non ci aspettavamo. Che tristezza non averti più tra di noi. Cara dottoressa, ci ha aiutato in un brutto periodo della nostra vita, ma ha sempre creduto in L. e finalmente come diceva lei è ‘sbocciato’ ed io come madre non potrò mai ringraziarla abbastanza per quello che ha fatto per noi. Lei avrà sempre un posto speciale nel nostro cuore e non la dimenticheremo mai”.

 – Il sindaco Giovanni Arena: “Persona affabile, cordiale e sempre sorridente, m’incoraggiava…”