![]() Vittorio Galati |
Viterbo – (g.f.) – Isole ecologiche, togliere il 20% costerà 600mila euro. Un maggiore costo rispetto ai 12 milioni e 400mila euro previsti per il nuovo appalto per i rifiuti, in discussione in terza commissione e sul quale si è acceso non poco il dibattito. Il centrodestra ha presentato l’emendamento. Approvato con sei voti a favore e cinque contrari. Passato per un solo sì e con il voto contrario di Vittorio Galati (Lega).
Si punta a tagliare nelle zone C, le isole, ma il porta a porta costa di più. Seicentomila euro, ha provato a quantificare il dirigente all’Ambiente Eugenio Monaco.
Alla fine, è stata effettuata una sola votazione. Per l’emendamento che andava a modificare la delibera e non per la delibera nel suo complesso. Sarà necessario riportarla in commissione? Mistero.
Ad Alvaro Ricci (Pd), però i conti non tornano. Dove li prendono?. “Un emendamento che vale 600mila euro – osserva Ricci – ma a monte della delibera del sindaco Arena c’è un pef e oggi si aumentano i costi, senza variare il documento. Si riservano di farlo in futuro, ma non funziona così”.
Il capogruppo Lega Andrea Micci prova a spiegarlo: “Ci riserviamo di reperire i fondi per l’avvio del servizio”.
Il capogruppo Pd non si lascia convincere: “Così, senza quantificazione del costo è aria fritta. Qualsiasi proposta può andare bene, anche togliere tutte le isole, tanto poi lo subordinate al reperimento dei fondi”.
Giacomo Barelli (Forza civica) è ancora più diretto: “Non sapete che pesci prendere, questa è incapacità totale. Un’amministrazione che dopo tre anni non è stata in grado di varare un appalto per la nettezza urbana”.
Ma nel frattempo, come fa notare il sindaco Giovanni Arena: “Viterbo sta risolvendo i problemi di Roma e del Lazio. Noi miglioreremo il servizio e non aumenteremo le tariffe. Faremo del nostro meglio, anche se non abbiamo la bacchetta magica”.
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