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Cronaca - Audizione sulla proposta di legge di Eleonora Mattia: "Contrastare anche gli effetti della pandemia, sennò perdiamo un'intera generazione"

Violenza giovanile, Viterbo fa rete con altri comuni del Lazio

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Eleonora Mattia

Eleonora Mattia

Viterbo – Si è svolta oggi in nona commissione un’audizione relativa alla proposta di legge in materia di politiche giovanili alla presenza dei comuni di Latina, Viterbo, Colleferro, Fiumicino, Formia, Segni, l’ordine degli psicologi del Lazio, l’associazione nazionale presidi, Telefono rosa, associazione La Fenice e la dottoressa Dalla Ragione esperta in disturbi alimentari, comunità Sant’Egidio.

“Non possiamo più ignorare gli effetti che la pandemia ha avuto sui nostri giovani e le nostre giovani. Aumentano violenza, cyberbullismo, autolesionismo, bulimia e anoressia, ma anche povertà educativa e abbandono scolastico. Serve un sistema di contrasto, se non agiamo subito rischiamo di perdere un’intera generazione”.

Così in una nota Eleonora Mattia, presidente della nona commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio.

“Oggi, insieme agli amministratori di molti comuni del Lazio colpiti da episodi di violenza giovanile, abbiamo messo in rete il contrasto alla violenza di genere e ai disturbi alimentari, il mondo della scuola, l’ordine degli psicologi, il volontariato sociale per ragionare insieme sulle possibili strade, e lo abbiamo fatto nel contesto del ciclo di audizioni sulla proposta di legge in materia di politiche giovanili – ha continuato Mattia -. Ho presentato questa proposta prima della pandemia, ora più che mai è il momento del coraggio per dare ai ragazzi e alle ragazze strumenti concreti per contrastare l’isolamento sociale, investire sui luoghi pubblici fisici e non dove si costruisce il cittadino e la cittadina, educare alla relazione, soprattutto con i più deboli e diffondere una cultura della solidarietà”.

“Nel progettare la ripresa dobbiamo essere all’altezza delle sfide che il nuovo millennio e la crisi post-pandemica ci impongono: politiche attive del lavoro, una prospettiva di genere trasversale, investimenti in formazione, mobilità nazionale e internazionale. Solo così – ha concluso Mattia – potremmo davvero portare la regione e il paese nel nuovo mondo, che deve essere alla portata di tutte e tutti”.


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27 aprile, 2021

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