![]() Viterbo – Consiglio comunale – Arena e Barelli |
Viterbo – “Il 26 luglio ultimo giorno per staccare la spina ad Arena”. Giacomo Barelli (Forza civica) guarda avanti, ma nemmeno troppo. Al limite temporale entro il quale è possibile “spegnere” l’amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Arena, per tornare quasi subito al voto, a inizio autunno.
Un appello, dall’esponente d’opposizione, partito in consiglio comunale e diretto ai colleghi dall’altra parte dei banchi. Reali e virtuali. Sperando in uno scatto d’orgoglio: “Perché dopo tre anni quest’amministrazione non è riuscita a mettere insieme nemmeno 3 o 4 cose, neanche a predisporre appalti”.
Giacomo Barelli sostiene d’avere “le prove” di quanto afferma. “Il documento unico di programmazione – sostiene – non c’è niente dentro”. Propedeutico al bilancio, è stato approvato ieri in consiglio.
“Vi invito a riflettere per staccare la spina – insiste Barelli – un sindaco che ha tagliato tanti nastri e basta, ma basta fare un giro in città per capire le condizioni in cui versa. Fatelo”. Magari parlando con qualche viterbese.
“I cittadini si aspettavano cose che non sono arrivate, non arrivano con il dup e non arriveranno. Dopo tre anni non si vede niente, un problema che è uno non è stato risolto e non c’è la prospettiva di risolverlo”.
Barelli sostiene di conoscere anche le ragioni: “Per incapacità, incompetenza e mancanza di idee. Possibile che le forze politiche di maggioranza non se ne rendano conto? Pure il loro elettorato di riferimento chiedeva cose diverse.
Dico solo i rifiuti o il verde pubblico. Manco gli appalti sono stati fatti”.
A tutto c’è una risposta, anzi una scadenza. Il 26 luglio: “Arrivati a quel punto staccare la spina, poi tra settembre e ottobre gli elettori sceglieranno chi vogliono. Destra o sinistra non m’interessa, ma almeno bloccheremmo questa agonia, ridando speranza ai viterbesi”.
Se il quasi triennio passato è andato così, c’è poco da sperare per il biennio abbondante che ancora resta. “Sindaco – dice Barelli rivolto ad Arena – si illude se pensa che possa uscire qualcosa che funzioni”.
Non c’è altro da fare, per il consigliere Forza civica, che suonare la ritirata. Mozione di sfiducia o dimissioni in massa. Viceversa, nere previsioni. “Altrimenti, nel 2023 ci ritroveremo una città distrutta, peggio della seconda guerra mondiale”.
Giuseppe Ferlicca
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