Viterbo – “Nessun essere umano è illegale”. E’ lo striscione che alcuni manifestanti hanno mostrato questa mattina sotto alla prefettura in segno di protesta.
Viterbo – La protesta di Usb e migranti davanti alla prefettura
Rappresentanti del sindacato Usb dalle 10 si sono riuniti a piazza del Comune per dimostrate la loro vicinanza ai lavoratori migranti e per protestare contro le condizioni di lavoro che spesso si trovano ad affrontare.
“Dopo otto mesi dalla conclusione della sanatoria per regolarizzare i lavoratori in nero – spiega l’Usb -, le domande presentate al livello nazionale sono state poco più di 207mila a fronte delle 600mila preventivate a causa dei costi troppo alti per molti lavoratori.
Tutte le spese infatti fra tasse e contributi che dovevano essere a carico dei datori di lavoro sono state sostenute dai migranti pur di veder regolarizzata la loro permanenza su suolo italiano”.

Viterbo – La protesta di Usb e migranti davanti alla prefettura
L’Usb, in tutta Italia e anche a Viterbo, ha deciso quindi di far sentire la sua voce per vedere riconosciuti i diritti dei migranti, a livello lavorativo e anche a livello sanitario, specialmente in periodo di Covid.
“Questa mancata regolarizzazione – spiega ancora l’Usb – mantiene sotto ricatto migliaia di lavoratori, impossibilitati a far valere i propri diritti sul posto di lavoro, e rende sempre più difficile rivolgersi al sistema sanitario in una fase così drammatica a causa della pandemia. Viene meno ogni forma di sicurezza sul lavoro, la maggior dei braccianti nel viterbese non ha mai ricevuto le dovute protezioni da parte delle aziende.
In caso di febbre e malessere, i lavoratori vengono costretti a recarsi comunque sui campi o rischiano di essere cacciati definitivamente, così si sono sviluppati dei veri e propri focolai di Covid19″.
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