Tuscania – (p.p.) -“Dopo anni riaprono le necropoli della Peschiera, del Dado e quella di Pian di Mola”. L’assessora a Cultura e Tursimo Stefania Nicolosi e il presidente della Proloco Angelo Stendardi non nascondono una certa soddisfazione nel comunicare che da sabato sarà di nuovo possibile visitare, su prenotazione, le tombe etrusche di Tuscania. In questi giorni, infatti, sono stati conclusi gli interventi di manutenzione e ora questi luoghi tornano a essere fruibili.
Riaprono le necropoli etrusche di Tuscania
“L’evento – dice Nicolosi – si rende ancor più eccezionale, perché erano anni che dovevano essere aperte. Questo rappresenta un primo step e sicuramente il modo migliore per far ripartire il turismo, dopo un anno caratterizzato dal Covid che, sotto questo aspetto, ci ha un po’ appiattito. Creeremo anche dei pacchetti con percorsi all’interno delle necropoli, grazie anche al sostegno del Gruppo archeologico di cui fanno parte esperti del settore”.
Ma non è finita qui. “Con la Proloco – continua l’assessora – stiamo già organizzando una serie di eventi che verranno spalmati nell’arco dell’estate. Fa tutto parte di una progettualità che stiamo portando avanti da diverso tempo e che spero possa sfociare in una serie di situazioni e iniziative che faranno rifiorire Tuscania da un punto di vista turistico e culturale”.
Riaprono le necropoli etrusche di Tuscania
Le fa eco il presidente della proloco Stendardi. “Con grande soddisfazione – dice – riapriamo ai visitatori le tre tombe. Una riapertura che ha un doppio significato, non solo quello legato ai siti archeologici, ma anche quello di una nuova stagione che speriamo di poter tornare a vivere nella normalità, iniziando dall’usufuire di queste perle del nostro paese. L’invito ad andarci non è solo per i turisti, ma anche per i nostri concittadini. L’augurio è che, visitadole, si possano riscoprire l’amore per le proprie radici e per il territorio”.
Infine, “a giorni – conclude Stendardi – riprenderà l’attività dell’ufficio turistico, affidato alla Proloco e che vedrà la collaborazione del Gruppo archeologico, oltre che del Comune. Piccoli passi verso quello che sarà un programma di alto livello con progetti già in campo solo per far crescere Tuscania”.
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