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Regione - Vicenda concorsi - Il sindaco Antonio Pasquini parla in commissione Trasparenza

“Sono stato messo alla gogna, danneggiata la comunità di Allumiere”

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Roma – (g.f.) – “Danneggiata la comunità di Allumiere e il sottoscritto, messo alla gogna”. Concorso al comune di Allumiere, è la volta in commissione Trasparenza del sindaco Antonio Pasquini. Parla di una vicenda che sta facendo discutere le cronache nazionali.

Da quella procedura concorsuale hanno attinto diverse amministrazioni, non solo comunali ma anche la presidenza del consiglio regionale. Dove Pasquini prestava servizio, portando alle dimissioni del presidente Buschini.


Antonio Pasquini

Antonio Pasquini


Sono stati sollevati dubbi su alcuni degli ammessi, vicini a partiti, in particolare il Pd. Ieri mattina la commissione Trasparenza e pubblicità ha debuttato. Prima riunione in cui Pasquini ha potuto dire la sua sulle procedure. Incalzato dai commissari, in particolare dell’opposizione, a cominciare dalla presidente Chiara Colosimo (FdI).

Il concorso nasce per reperire personale in amministrazione. Ma da una prima indicazione per ammettere tramite prova selettiva una ventina di candidati, a fronte di 4 unità necessarie ad Allumiere, si arriva a 107.

Il primo cittadino vede una motivazione: “Per ragioni di spending review – osserva Pasquini – come la norma prevede, è possibile prevedere un numero maggiore di idonei, senza generare difficoltà nelle procedure di selezione, così che altri enti possano attingere. Comunque, queste persone erano quelle che avevano superato le prove selettive, non il concorso”.

Oggi dei 107, 86 sono quelli in graduatoria, qualcuno non ha accettato e 44 hanno trovato occupazione.

“Prima di dare giudizi troppo frettolosi e senza avere letto le carte – spiega Pasquini – occorre riflettere. È stata danneggiata una comunità, il sottoscritto. Faccio il sindaco, ma sono anche una persona, un padre e marito. Sono stato messo alla gogna, senza che ci sia stato il giudizio di un tribunale, ma solo situazioni mediatiche. La mia comunità è stata aggredita”.

La presidente Colosimo prova anche a chiedere anche dei buoni pasto, altro argomento alla ribalta delle cronache. Le spese sostenute dalla commissione. “Non credo – sottolinea il sindaco – che questo interessi. Se si sia speso 15,20 o 30 euro, mi risulta che sia molto meno di quanto previsto”.

Quello su cui la commissione punta l’attenzione è la procedura he ha portato anche la presidenza del consiglio regionale ad attingere da quella graduatoria. Presidenza in cui prestava la sua opera il primo cittadino.

“Questa illazione mi offende – replica il sindaco – il 2020 è stato un anno tragico, di certo non ho avuto tempo di pensare al concorso, ma ero impegnato nella crisi legata al Covid. Pure la collaborazione in regione ha subito un cambiamento, col lavoro a distanza.

Chiarezza va fatta, se qualcuno ha commesso errori prima, dorante o dopo il concorso. Ma tutto quello che è uscito è offensivo.

Allumiere è stato l’unico comune a essere riuscito a bandire un concorso nonostante il Coronavirus. Anche io mi sono stupito di come altre realtà, come Civitavecchia che ha annullato una sua procedura, abbiano attinto.

Apprezzo il lavoro portato avanti, a oggi lecito e legittimo. Nessun ricorso presentato dopo sei mesi. Mi auguro che non sia stata una strumentalizzazione politica”.


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29 maggio, 2021

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