Caprarola – “Fondare una casa editrice è una cosa folle”. Poi, a un certo punto, rivolgendosi a chi lo intervistava: “Tieni conto che il mio cane si chiama Wittengstein”. Carlo Galeotti, ieri sera durante la presentazione del primo libro della Galeotti editore.
“Fondare una casa editrice è una cosa folle – ha poi ribadito -. Farlo durante il Covid, peggio ancora”. Una sfida che si è però concretizzata. Con una prima pubblicazione, dedicata proprio alla pandemia.
Caprarola – La presentazione di Annus Horribilis della Galeotti editore
“Annus Horribilis. Dodici mesi vissuti col Covid”, ieri pomeriggio l’intervista streaming dal cortile rotondo di palazzo Farnese a Caprarola, dove è in corso il Caffeina Oro Festival. A confrontarsi attorno al libro, l’editore e direttore di Tusciaweb, Carlo Galeotti, e il consigliere comunale di Viterbo, Giacomo Barelli. A portare il saluto anche il sindaco di Caprarola Eugenio Stelliferi e la direttrice di palazzo Farnese, Marina Cogotti.
“Annus Horribilis”, più di trenta interviste a personaggi del mondo dello sport, della letteratura, della scienza e della politica, fino a costituzionalisti e magistrati.
Caprarola – Carlo Galeotti
L’oggetto è la casa editrice, il libro, il mezzo per discuterne. Il primo passo, che muove dalla pandemia e arriva al termine di un percorso che ha visto anche la radicale trasformazione del lavoro di redazione. “La redazione di Tusciaweb così come era una volta – spiega Galeotti – adesso non c’è più. Il desk è fatto da casa, attraverso un network di collegamento. Poi abbiamo inviati e corrispondenti, jolly che giocano a tutto campo e su tutti i fronti. C’è tuttavia, e c’è sempre stato, un tessuto connettivo di fondo che fa sempre e comunque del giornale un’opera collettiva e corale, capace di radicarsi sul territorio attraverso una presenza costante, continua e coerente all’interno dello stesso”. “C’è poi una parte della redazione – continua Galeotti – che si occupa di nazionale. Una redazione giovane, con un legame profondo”.
Il trucco per andare avanti? Per avere lettori? “Lavorare”, risponde Galeotti.
Caprarola – Carlo Galeotti e Giacomo Barelli
Un’esperienza che si è ulteriormente formata e rafforzata durante tutta la fase della pandemia che Tusciaweb ha quotidianamente raccontato tenendo i lettori costantemente aggiornati, promuovendo discussioni e approfondimenti. E soprattutto, mantenendo fermo il principio della libertà di stampa e del diritto di tutti ad essere informati.
Un’esperienza che si è formata e rafforzata sul campo, strutturandosi infine in una casa editrice e nel suo primo lavoro. Nell’Annus Horribilis del Covid, come ricorda il libro curato da Galeotti.
“Il libro è un lavoro fatto da tanti giovani redattori – ha detto Galeotti -. Alcuni di loro stanno lavorando per diventare pubblicisti, e si sono subito confrontati con situazioni e personaggi nazionali”.
Caprarola – Il cortile rotondo di Palazzo Farnese
“Il mio obiettivo – adesso – è dar vita alla redazione della casa editrice che ho fondato. E in vista di questo obiettivo sto formando dei giornalisti che siano capaci di essere redattori sia di un giornale che di una casa editrice”. Le prossime pubblicazioni. Una serie di libri dedicati alle tradizioni americane. Da Babbo Natale alla festa del ringraziamento.
Caprarola – caffeina Oro Festival
Infine, pandemia e libertà. “Dal libro – spiega Galeotti – viene fuori che quasi nessuno, pone problemi di libertà. La sensazione personale è che la causa della limitazione della libertà sia stata riconosciuta perfettamente. Dobbiamo però stare molto attenti a dinamiche che possono sfuggirci di mano. E al richiamo per l’autoritarismo proprio di questo paese. E forse l’antidoto è uno soltanto: vivere ogni giorno occupandosi sempre del problema della libertà”.
Daniele Camilli
Multimedia: Fotocronaca: La presentazione di Annus Horribilis – L’incontro al Caffeina Oro Festival
– L’Annus Horribilis – Dodici mesi vissuti col Covid al Caffeina Oro Festival…
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