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Valentano - Roberto Coletta (Siap) sull'azione delle forze dell'ordine durante il rave party al lago di Mezzano

“La mediazione con gli organizzatori è stata la scelta più opportuna”

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Valentano – Riceviamo e pubblichiamo – Il Siap di Viterbo esprime un sentito apprezzamento nei confronti di tutti i colleghi che hanno affrontato questa emergenza in occasione del rave party di Valentano con encomiabile senso del dovere e sacrificio, sopportando altresì turni di servizio pesanti e disagiati, sotto il sole cocente di una torrida estate come mai se ne erano viste negli ultimi anni.

Rave che si è concluso oggi con la riconsegna all’avente diritto dell’area occupata senza incidenti di sorta; esito tutt’altro che scontato.

Facendo proprie le parole del segretario nazionale dell’Associazione nazionale funzionari di polizia Lacquaniti uscite in un’agenzia, ribadiamo che la scelta di cercare sin dai primi momenti una mediazione con gli organizzatori del rave sia stata quella più opportuna considerando che un’azione di forza intempestiva da parte delle forze dell’ordine avrebbe potuto determinare eventi ben più gravi.


Viterbo - Il commissario Roberto Coletta

Viterbo – Il commissario Roberto Coletta


Per questo, a nostro giudizio, l’operato del questore Sant’Elia, nonostante le pressanti sollecitazioni originate da politica e mass media, è stato assolutamente corretto e tempestivo ed a lui va la nostra solidarietà e plauso.

La responsabilità di quanto accaduto, seppur incidentale rispetto allo svolgimento dell’evento, deve quindi ricadere esclusivamente sugli organizzatori del rave party.

Vorremmo inoltre ricordare che la politica che continua a gridare allo scandalo e sollecitava interventi forzosi sul rave party del viterbese è proprio quella che, negli anni passati, ha contribuito ad indebolire le strutture delle forze dell’ordine con tagli lineari e blocco delle assunzioni; scelte più volte indicate dal Siap come scellerate.

Sarà bene evidenziare, inoltre, che entro il 2030 andranno in pensione per raggiunti limiti di età circa 45mila appartenenti alla polizia di stato, tra uomini e donne. Già tra gli anni 2021/2023 saranno pensionati circa 15mila di loro, quasi tutti ufficiali di pg.

Il blocco del turn over e dei concorsi perpetrato sino al 2015 dai governi di allora ha causato questo enorme danno.

A ciò si potrà dare un parziale ristoro procedendo in due direzioni: approvare lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi già banditi e realizzati e che hanno visto una grande quantità di idonei non ammessi con voti molto alti, segno di una evidente buona preparazione degli aspiranti poliziotti; dando la possibilità, su base esclusivamente volontaria e senza modificare l’assetto delle norme che disciplinano la previdenza nel Comparto, di poter permanere al personale “anziano” per ulteriore periodo in servizio, in modo da consentire il trasferimento delle conoscenze alle giovani leve.

Il segretario provinciale 
Roberto Coletta


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19 agosto, 2021

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