Viterbo – L’albero, la finestra sull’orizzonte con un gattino, due bambini che fanno le bolle di sapone. Sono i temi dei dipinti realizzati dai ragazzi del liceo artistico Orioli per la “Stanza tutta per sé”, dedicata all’ascolto e al supporto di donne e minori vittime di violenza presso la caserma dei carabinieri di Viterbo in via Camillo de Lellis.
“Una stanza tutta per sé” con i dipinti dell’Orioli
“Il fenomeno è ancora una grande piaga”, ha detto il comandante provinciale Andrea Antonazzo durante la presentazione dei lavori degli studenti Sofia Brunetti e Francesco Filoscia. I bozzetti sono i loro, poi traslati sulle pareti con il supporto dei compagni che si sono messi all’opera durante i mesi del lockdown imposto dal Covid e anche d’estate. “I ragazzi hanno lavorato con passione – sottolinea la preside dell’Orioli, Simonetta Pachella -. Insieme ai loro professori hanno dimostrato un’incredibile sensibilità al tema della violenza di genere”.
I vertici dell’Arma di Viterbo con il comandante Antonazzo (secondo da destra)
Quella al comando provinciale dell’Arma di Viterbo, è una delle 180 stanze volute dal Soroptimist international club in tutta Italia per sostenere le donne nel delicato momento della denuncia delle violenze, degli abusi e dei maltrattamenti subiti. Nel capoluogo della Tuscia la “Stanza tutta per sé”, prima nel Lazio, è stata inaugurata nel 2019.
Giovanna Verrico
“Ogni 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne, viene illuminata di arancione – ricorda Giovanna Verrico, presidente del Soroptimist -. Su questo fenomeno prevenire è meglio che curare, ed è fondamentale partire dalle scuole. Per i ragazzi dell’Orioli la realizzazione di questi lavori è stata anche un’occasione di riflessione. Il loro progetto è stato pensato e studiato, a partire dall’utilizzo dei colori che hanno reso l’ambiente accogliente e familiare”.
Sofia Brunetti e Francesco Filoscia
Agli studenti sarà ora dedicata una Lim, ossia una lavagna interattiva multimediale, dal Soroptimist e dalla “Associazione Andrea Checchia – Un amico per tutti” che porta il nome del 28enne viterbese morto in un incidente stradale nel 2010.
“Una stanza tutta per sé” con i dipinti dell’Orioli
Questa mattina, alla presentazione dei lavori, anche l’assessora Antonella Sberna, i comandanti della compagnia e della stazione carabinieri di Viterbo, Federico Lombardi e Agostino Marigliano, e del Nucleo operativo Guglielmo Trombetta.
Arma, Orioli e Soroptimist
La stanza protetta è dotata di tutte le attrezzature necessarie: dall’impianto di videoregistrazione al wifi che la “collega” con le stanze adiacenti permettendo anche lo svolgimento dell’incidente probatorio nei casi in cui siano coinvolti minori. Per i bambini, inoltre, c’è uno spazio con giochi e colori pensati per l’infanzia.
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