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Roma - Matteo Salvini, leader della Lega: “In un paese civile prima di sputtanare qualcuno si aspetta la giustizia. Non mi pento della citofonata di Bologna”

“Su Luca Morisi una schifezza mediatica, è una gran brava persona”

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Matteo Salvini e Luca Morisi

Matteo Salvini e Luca Morisi


Roma – “Su Luca Morisi una schifezza mediatica, è una gran brava persona”. A dirlo è Matteo Salvini, leader della Lega, parlando del caso Morisi.

Luca Morisi, il guru della comunicazione web di Matteo Salvini, che nei giorni scorsi ha lasciato il ruolo nel gruppo dei social media manager del leader della Lega, è indagato dalla procura di Verona per “supposta cessione di sostanza stupefacente”. Sarebbero stati alcuni giovani, fermati in auto dai carabinieri e trovati in possesso di un liquido ritenuto stupefacente, ad indicare proprio Morisi come la persona da cui avrebbero ricevuto la sostanza, spiega Repubblica. Da qui sarebbero scattate le indagini a suo carico.

“Sono spiaciuto della schifezza mediatica che condanna le persone prima che sia un giudice, un tribunale a farlo – ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini -. Non conosco la vicenda, sono vicende personali. Luca è una gran brava persona, un amico”.


Matteo Salvini

Matteo Salvini


“Ci sono giornalisti che sbattono il mostro in prima pagina. Se poi la settimana prossima uscirà, come sono convinto, che il dottor Luca Morisi non ha commesso alcun reato, chi gli restituirà la dignità? – ha aggiunto Salvini – chi gli chiederà scusa?. In un paese civile prima di condannare qualcuno, prima di sputtanare qualcuno si aspetta che sia la giustizia a fare il suo corso”.

“E faccio un esempio. Per mesi le prime pagine dei giornali hanno parlato dei fondi russi, Salvini ha preso i soldi dalla Russia, scandali, inchieste intercettazioni. E il risultato dopo anni di infamie: zero – ha concluso il leader della Lega -. Se tutti attaccano solo la Lega siamo gli unici che danno veramente fastidio a un sistema che vorrebbe portare indietro l’Italia. Se Luca ha sbagliato nella sua vita privata sono il primo a dirgli ‘Ma che diamine hai fatto? Ma perché?’ Però è una vicenda privata. Io non mi sono mai permesso di commentare le vicende del figlio di Grillo o degli amici di Conte o di qualche altro politico di sinistra. Io mi fermo davanti all’uscio di casa”.


Presunzione di innocenza

Per indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale.

Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.


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28 settembre, 2021

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