Viterbo – “La mia è una missione, iniziata con una fiaba donata a una mamma al capezzale di sua figlia”. Marina Cianfarini racconta la sua storia e quella dei tanti bambini che ogni giorni incontra svolgendo la sua attività di volontariato.
La 28enne di Bassano Romano è stata nominata cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana. Marina sarà infatti una delle 33 persone che riceverà l’onorificenza il prossimo 29 novembre, alla presenza del capo dello stato Sergio Mattarella.
Marina Cianfarini
“La telefonata del Quirinale è arrivata venerdì pomeriggio – racconta -. Ero incredula. Mi hanno spiegato che difficilmente questo tipo di riconoscimento viene dato a chi ha meno di 35 anni. Però hanno anche specificato che, se ci sono dei meriti riconosciuti dal presidente, la soglia d’età può essere abbassata”.
La cerimonia vedrà come protagonisti cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità, del diritto alla salute e dei diritti dell’infanzia.
Marina, si legge nel sito del Quirinale, riceverà il riconoscimento “per il suo creativo e originale contributo nel sostegno ai piccoli pazienti ospedalieri”.
Dalle sue parole si percepisce l’emozione, ma anche la serietà di una giovane donna che dedica parte della vita a chi si trova a vivere un momento di particolare sofferenza. Il suo percorso di volontariato è iniziato al reparto di oncologia del Bambin Gesù di Roma. Si vestiva da fatina e raccontava le favole, scritte da lei, ai piccoli malati. “La mia è una missione – spiega – è iniziata sette anni fa con una semplice fiaba, donata a una mamma posta al capezzale di sua figlia, in ospedale. Promisi a quella giovane madre che per la sua bambina sarebbe arrivata una favola al giorno, come balsamo e cura alle ferite. A distanza di anni le favole le scrivo ancora e la piccola, ora cresciuta, sta bene. Da fiaba nasce fiaba. Ho iniziato a conoscere un esercito di mamme e bambini in trincea, decidendo di affiancarli nella loro lotta quotidiana”.
Il suo impegno al fianco dei bambini e delle famiglie non è saltuario. Marina tutte le settimane è a Roma come volontaria alla Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Gemelli di Roma e alla “Casa di Davide”, struttura che ospita i genitori dei piccoli ricoverati.
“Quello che amo di questa mia missione è la costanza – aggiunge -. Dopo aver conosciuto una famiglia, mantengo i legami. Non sparisco, cerco sempre un contatto e se posso incontro nuovamente le mamme e i papà, gli scrivo, ci telefoniamo. Credo fermamente che sia importante essere presenti, in maniera continuativa. Non credo di fare nulla di particolare, ma spero anche che questo mio riconoscimento possa essere uno stimolo per i giovani, per coloro che vogliano fare qualcosa. Io sono partita da una piccola fiaba e, se uno vuole, si può fare veramente tanto”.
“Non sempre si parla di lieto fine – racconta -, ma definisco l’amore il carburante necessario per soffocare anche l’abisso più profondo. Durante il cammino intrapreso, di fronte a tragedie inspiegabili, ho creduto a volte di non potercela fare, tuttavia, grazie a quell’amore rimasto, ho proseguito anche per chi avrebbe voluto vivere e non ha potuto”.
Questa esperienza l’ha portata a viaggiare in diverse città, visitando gli ospedali di Napoli, Bari, Salerno, Milano, Monza.
“Questo premio, che prometto di onorare, non mi appartiene totalmente, ogni sua sfumatura è dono per le famiglie che adornano la mia vita – conclude -. Lo dedico a loro e a mia madre, primo esempio”.
Maurizia Marcoaldi
Marina Cianfarini, 28 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana – Le motivazioni del Quirinale: “Per il suo creativo e originale contributo nel sostegno ai piccoli pazienti ospedalieri”
Sette anni fa ha iniziato un percorso di volontariato presso il reparto di oncologia del Bambin Gesù di Roma: vestita da fatina racconta favole, scritte da lei, ai piccoli malati. Esperienza che poi ha proseguito anche in altri ospedali a Napoli, Bari, Salerno, Milano, Monza.
Nel 2015 ha raccolto le favole nel libro “Cuore di fata”. Con un linguaggio semplice, ha creato un mondo di piccoli animali che si misurano con valori come l’amicizia e la solidarietà.
Ha collaborato con “Insieme per i diritti dei nostri figli”, associazione che ha lo scopo di fornire un supporto alle famiglie che si confrontano quotidianamente con la disabilità, realizzando opuscoli i cui proventi sono stati devoluti alla stessa associazione.
Attualmente presta la sua opera presso la Terapia intensiva neonatale dell’Ospedale Gemelli di Roma in qualità di volontaria-fatina. E ancora, presso la “Casa di Davide”, struttura che ospita i genitori dei piccoli ricoverati, si dedica all’accoglienza e alla permanenza degli ospiti.
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