(g.f.) – “Le terme a Civitavecchia e le case a Viterbo. Giulio Marini, da sindaco della città dei Papi e commissario Pdl a Civitavecchia, evidentemente ha una visione complessiva dell’Alto Lazio”.
Ironico, ma fino a un certo punto, Alvaro Ricci, consigliere Pd, sul mega progetto di una struttura termale a Civitavecchia, il cui protocollo d’intesa è stato firmato nei giorni scorsi, mentre a Viterbo il progetto delle Zitelle si è trasformato in abitazioni al Barco.
“Beato Marini che si sente tranquillo – spiega Ricci – i viterbesi lo sono molto meno.
Come dare torto a Giuseppe Sarnella, presidente della società che dovrà realizzare il polo termale civitavecchiese?”. Per l’imprenditore siamo fuori tempo massimo. Nella Tuscia tutto tace.
“Non ne facciamo – prosegue Ricci – questione di campanilismo. Le due città insistono sullo stesso territorio, ma Civitavecchia ha uno dei porto più grandi del Mediterraneo, c’è ovviamente il mare, quindi risorse per crescere.
A Viterbo, invece, non possiamo permetterci il lusso di perdere il treno dello sviluppo termale”. Invece per Ricci in questi ultimi cinque anni sono naufragati progetti importanti come Tuscia Expò, l’aeroporto e ora il progetto di città termale. Non c’è il mare, ma sappiamo lo stesso come andare a fondo.
Giuseppe Ferlicca
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