Roma – Misure di contrasto al Covid, il premier Giuseppe Conte firma il nuovo dpcm in vigore da domani, sabato 16 gennaio, fino al prossimo 5 marzo.
Giuseppe Conte
Ecco nel dettaglio cosa prevede il nuovo decreto.
Coprifuoco. Rinnovata la misura del coprifuoco dalle 22 fino alle 5 del mattino.
Spostamenti. Resta ancora vietato di spostarsi tra regioni e province autonome fino al 15 febbraio, se non per comprovate esigenze di lavoro, salute e necessità. Chi è in zona gialla, può raggiungere la seconda casa solo se è all’interno della stessa regione. Mentre chi è in zona arancione, può raggiungere la seconda casa solo se è all’interno dello stesso comune.
Stretta su movida. Per bar, enoteche ed altre attività commerciali che vendono bevande e alcolici scatta il divieto di vendita da asporto alle 18. Nelle zone gialle, bar e ristoranti saranno aperti fino alle 18 con l’obbligo di non più di 4 persone per tavolo. Nelle zone bianche potranno riaprire anche a cena. Nelle zone arancioni, bar e ristoranti saranno chiusi, ma resta la possibilità della consegna a domicilio e l’asporto.
Scuola. Da lunedì 18 gennaio le scuole superiori di secondo grado tornano alla didattica in presenza dal 50 al 75% nelle zone gialle e arancioni. Scuole dell’infanzia, elementari e medie proseguono con la didattica al 100% in aula.
Visite a parenti e amici. Fino al 5 marzo, sarà in vigore la regola che consente una sola volta al giorno ad un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare parenti o amici nella regione, se questa è in zona gialla, o nel comune se è in zona arancione o rossa. “Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata – si legge – è consentito nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso tra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale”. Nelle regioni arancioni, chi vive nei comuni con meno di 5mila abitanti, dice ancora il decreto, potrà invece spostarsi per una distanza non superiore ai 30 km dal confine, con esclusione dei capoluoghi di provincia.
Musei e luoghi della cultura. Riaprono i musei, gli istituti e i luoghi di cultura nelle zone gialle. I musei saranno aperti dal lunedì al venerdì “a condizione che detti luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali nonché dei flussi di visitatori, garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone”.
Quarantena e tamponi. Niente quarantena per chi rientra da paesi dell’Unione europea, basterà un tampone rapido fatto nelle 48 ore precedenti. Resta in vigore lo stop agli ingressi da Gran Bretagna e Irlanda fino al 5 marzo.
Impianti sciistici. Gli impianti sciistici potranno aprire dal 15 febbraio, “ma solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in generale, assembramenti”.
Crociere. Via libera alle crociere. Il provvedimento prevede che “i servizi di crociera da parte delle navi passeggere di bandiera italiana possono essere svolti nel rispetto delle specifiche linee guida validate dal Comitato tecnico scientifico”.
Sport. Restano ancora chiuse palestre e piscine: sarà consentito praticare sport all’aperto, rispettando la misura del distanziamento sociale.
Zone bianche. Con il nuovo dpcm, oltre alle zone gialle, arancioni e rosse, vengono istituite quelle bianche. “Con ordinanza del ministro della Salute, adottata ai sensi del comma 16-bis del decreto-legge n. 33 del 2020 – si legge – sono individuate le regioni che si collocano in uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio basso, ove nel relativo territorio si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti, all’interno delle quali cessano di applicarsi le misure di cui all’articolo 1, e le attività sono disciplinate dai protocolli allegati al presente decreto”.
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