Crisi di governo - Alle 9 consiglio dei ministri per comunicare le intenzioni del premier e poi da Mattarella

Oggi Conte rassegna le dimissioni

Roma – Questa mattina alle ore 9 Giuseppe Conte presiederà un consiglio dei ministri per comunicare le proprie dimissioni.

Al termine del consiglio dei ministri salirà al Quirinale da Mattarella per rassegnare le proprie dimissioni. La decisione a quel punto sarà nelle mani del presidente della repubblica.

L’ipotesi che ora sembra più probabile è che Mattarella dia di nuovo l’incarico a Conte, che proverà a lavorare a un nuovo governo. Nel caso in cui, poi, non ci siano le possibilità che il nuovo governo abbia la maggioranza, Mattarella avvierebbe nuove consultazioni con i rappresentanti dei gruppi parlamentari e con i presidenti delle due camere.

Nel caso in cui dovesse risultare impossibile la formazione di un nuovo governo, potrebbe sciogliere le camere e andare a elezioni.

Il Partito democratico e il Movimento 5 stelle hanno organizzato una riunione dei propri ministri e sottosegretari per discutere sulla linea da tenere. “La strada è quella indicata dal segretario Zingaretti e dal vicesegretario Orlando in queste ore – hanno spiegato fonti del Pd – e passa per un Governo autorevole, europeista e in grado di affrontare i problemi facendo un appello alla responsabilità a tutti”.

“Con Conte per un nuovo governo chiaramente europeista e sostenuto da una base parlamentare ampia, che garantisca credibilità e stabilità per affrontare le grandi sfide che l’Italia ha davanti” ha scritto su twitter il segretario del Pd Zingaretti.

È previsto per mercoledì il voto sulla relazione del ministro della giustizia Alfonso Bonafede. Le dimissioni di Conte eviterebbero al governo, che attualmente non ha i numeri per la maggioranza, una probabile bocciatura. “Ascolteremo Bonafede – ha affermato Teresa Bellanova, esponente di Italia Viva ed ex ministra del governo Conte -, ma sarà difficile votare diversamente da un no, perché aspettiamo ancora il tavolo promesso dal Guardasigilli sui temi della giustizia, che non è stato mai fatto”.

“Nessuna trattativa è in corso per un eventuale sostegno di qualunque tipo al governo in carica” ha chiarito Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia.