Roma – È in arrivo in Italia una grande quantità di dosi di vaccini, il problema sarebbe il trasporto “nell’ultimo miglio” sul territorio e la gestione dei punti di somministrazione. È quanto emerso dal tavolo di lavoro dell’incontro in videoconferenza tra governo, regioni, Anci e Upi con il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il generale Francesco Figliuolo, nuovo commissario all’emergenza. Per l’esecutivo, il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, e il ministro della Salute Roberto Speranza, che ha anticipato che oggi in Italia sarà raggiunta la soglia dei 5 milioni di dosi somministrate.
Il generale Francesco Figliuolo
In vista del massiccio arrivo di dosi, i punti vaccinali vanno incrementati, ha spiegato il generale Figliuolo, usando ogni possibilità: siti produttivi, asset protezione civile e forze armate. Il commissariato all’emergenza si farà carico di aumentare i centri vaccinali e dei rinforzi sanitari e organizzativi. Inoltre Figliuolo concorda sulla necessità, ipotizzata dal ministro Roberto Speranza, di creare una scorta di vaccini, una sorta di “fondo di solidarietà”.
“Se ci sono regioni che hanno difficoltà dobbiamo intervenire”, avrebbe sottolineato il generale, confermando l’esigenza di uno stretto coordinamento con le regioni. E sul come fare è intervenuto il ministro Speranza. “Si potrebbe accantonare l’1-2% da ciascuna consegna – ha spiegato – per la creazione di riserve da utilizzare con strategia reattiva nelle zone in cui il virus si propaga con maggiore forza e rapidità anche a causa delle varianti”.
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