Roma – L’Italia, da lunedì, sarà sempre più rossa. Dal 15 marzo, la maggior parte delle regioni sarà in lockdown, con le scuole di ogni ordine e grado in didattica a distanza, bar, ristoranti e negozi chiusi, e la possibilità di uscire da casa solo per esigenze lavorative e motivi di salute.
Locali chiusi
Peggiorano i dati della pandemia di Covid-19, con un bollettino giornaliero che supera i 25mila nuovi contagi e un indice di positività rispetto ai tamponi che raggiunge il 6,9 per cento. Il governo così tenta di arginare la terza ondata ed è pronto a modificare le misure di contenimento e il dpcm in vigore da una manciata di giorni. Questa mattina il consiglio dei ministri per dare il via alle nuove restrizioni con un decreto legge.
Nel provvedimento entrerà il criterio in base al quale con un’incidenza settimanale di 250 casi ogni 100mila abitanti si entra automaticamente in zona rossa e la stretta per Pasqua come come fatto a Natale: tutta Italia in rosso dal Venerdì Santo al giorno di Pasquetta.
Intanto, dati del monitoraggio alla mano, da lunedì passeranno quasi sicuramente alla zona rossa otto regioni e due province autonome. Alla Basilicata, alla Campania e al Molise, rosse da una settimana, si aggiungeranno Piemonte (Rt a 1,41), Lombardia (Rt a 1,3), Emilia-Romagna (incidenza oltre 400), Friuli Venezia-Giulia (Rt a 1,3) e Marche (incidenza sopra 250) e, con ogni probabilità, Lazio e Veneto, che hanno un Rt sopra 1,25 e uno scenario in netto peggioramento, Calabria, provincia di Trento e Bolzano, che hanno un’incidenza sopra i 300 casi.
La Liguria, con un Rt a 1,08 passa in arancione, così come la Puglia. Nella stessa fascia ci sono già Toscana (che però è in bilico), Abruzzo e Umbria. Rimane in giallo la Sicilia mentre la Sardegna, prima regione in Italia ad essere entrata una settimana fa nella fascia bianca, torna sotto osservazione per il numero di nuovi contagiati.
L’allarme di Giovanni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute è netto: “I casi stanno aumentando, noi già la settimana scorsa abbiamo puntato l’indice sull’Rt che stava aumentando e di fatto, in diverse regioni, vediamo la circolazione delle varianti, soprattutto inglese e brasiliana, che circolano rapidamente. Questo fa sì che il numero di casi incrementi. Bisogna adottare misure restrittive per arginare la diffusione delle varianti e fare un invito ai cittadini a mantenere comportamenti estremamente prudenti”.
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