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Coronavirus - L'iniziativa è lanciata da Viterbo2020 che ha scritto una lettera al ministro Speranza, al governatore Zingaretti e al prefetto Bruno - L'idea è quella di lavorare a un documento con tutti i sindaci, assessori e consiglieri del territorio

“Tuscia zona rossa, facciamo squadra con un appello comune per ridurre le restrizioni”

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Viterbo - Centro storico - Via Marconi

Viterbo – Centro storico – Via Marconi

Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – In un momento come questo non possiamo stare fermi. Abbiamo elaborato questa bozza di lettera e crediamo che il territorio possa e debba fare squadra in questo momento, al di là di ogni appartenenza politica o partitica, ma solo per il bene dei cittadini che rappresentiamo.

Chiediamo quindi agli amministratori di tutta la Tuscia, sindaci, assessori e consiglieri di lavorare ad un documento comune, di cui questo allegato è una prima stesura aperta ad ogni contributo, da inviare entro oggi alle 18 così che possa essere presa in considerazione dalle autorità competenti e ridurre le restrizioni che, per i nostri numeri, sono incomprensibili. Chiunque voglia contribuire a questa iniziativa può contattarci a info@viterbo2020.it, siamo certi che se saremo uniti, potremo ottenere un risultato importante per tutta la provincia.


La lettera per chiedere meno restrizioni

Alla C.A. del Ministro della Salute Roberto Speranza

Del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti

Del Prefetto della Provincia di Viterbo Giovanni Bruno

Oggetto: Richiesta di revisione dell’inclusione della Provincia di Viterbo nella c.d. “zona rossa” regionale e istituzione di parametri di valutazione locali.

Vista l’ordinanza del Ministero della Salute del 12 Marzo 2021 che dispone l’applicazione delle misure restrittive in tutta la Regione Lazio corrispondenti ad uno scenario di rischio di tipo 3 (c.d. “zona rossa”) nell’ottica del contenimento della pandemia, appare doveroso sottolineare che il riconoscere la Provincia di Viterbo quale “zona rossa” sia pressoché improprio e sommario alla luce dei dati relativi ai contagi nel nostro territorio. Stando alle previsioni dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), nei prossimi giorni tra Viterbo e provincia è atteso un decremento dei contagi del 5% rispetto all’ultima rilevazione, fatta l’8 marzo, in controtendenza con quello regionale, che dovrebbe far registrare il +5% dei casi, distribuiti tra +10% a Rieti, +8% a Frosinone, +7% a Roma e +1% a Latina.

Considerato che in altre Regioni, come ad esempio la Toscana e l’Umbria, è stata prevista la possibilità di identificare zone rosse all’interno di una regione di colore diverso (nello specifico nella c.d. “zona arancione”), appare di buon senso richiedere che tale trattamento sia applicato anche in Regione Lazio, permettendo così ai territori dove gli indici di contagio non sono, alla data attuale, così allarmanti da giustificare l’applicazione della misura più drastica, di beneficiare di provvedimenti meno restrittivi, almeno fino alla data del 3 Aprile.

Appare evidente che l’impennata dell’indice RT in Regione Lazio sia circoscritta a determinate aree della Regione, che escludono la provincia di Viterbo.

Ne consegue, pertanto, che le nuove misure volte al contenimento del contagio risultino essere quantomeno generalizzate, inique, vessatorie e mortificanti per molti comuni dove il contagio è sotto controllo e circoscritto.

L’inclusione della nostra provincia in “zona rossa” senza giustificati motivi di carattere sanitario amplifica l’impatto negativo sul benessere psicofisico dei cittadini e sul senso di timore e sconforto che si registra nel tessuto sociale, commerciale-imprenditoriale del nostro territorio: sono grida di allarme che non possiamo lasciare ignorate, senza tentare di appellarci al buonsenso di chi, oggi, ha la responsabilità di decidere sulle norme che regoleranno le nostre vite per le prossime settimane e mesi.

I sottoscritti amministratori richiedono perciò di applicare una capillare valutazione degli indici di contagio di ogni Comune o, almeno, di ogni Provincia quale metro di valutazione delle misure restrittive da applicare, affinché si possano limitare le restrizioni che vedrebbero nuovamente penalizzati bambini e studenti, esercizi commerciali e le realtà economiche soggette alla chiusura generalizzata.

Certi della considerazione con cui verrà accolta questa nostra richiesta, l’occasione è gradita per porgere cordiali saluti,

Chiara Frontini
Consigliere comunale comune di Viterbo

Letizia Chiatti
Consigliere comunale comune di Viterbo

Patrizia Notaristefano
Consigliere comunale comune di Viterbo

Alfonso Antoniozzi
Consigliere comunale comune di Viterbo


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14 marzo, 2021

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