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Bruxelles - Gli Usa avvertono la Russia che "ci saranno conseguenze" se l'oppositore dovesse morire

L’Ue a Mosca: “Chiediamo il rilascio immediato e incondizionato di Navalny”

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Bruxelles – Caso Navalny, l’Unione europea prende una posizione forte e decisa nei confronti di Mosca e chiede la scarcerazione “immediata e incondizionata” dell’oppositore russo.


Alexei Navalny

Alexei Navalny


Preoccupano sempre di più le condizioni di salute di Alexei Navalny, che sta scontando in carcere una condanna a due anni e mezzo per vecchie accuse di appropriazione indebita. L’oppositore di Putin sta portando avanti da oltre due settimane uno sciopero della fame per denunciare le condizioni di detenzione, accusando anche l’amministrazione carceraria di negargli l’accesso alle cure mediche. “Alexei sta morendo, è questione di giorni”, ha scritto su Facebook la portavoce di Navalny. In tutto il mondo si stanno levando forti voci di indignazione e protesta, che chiedono alle autorità russa di permettere che un dottore visiti l’oppositore di Vladimir Putin.

Anche l’Unione europea fa sentire la sua voce, chiedendo il rilascio immediato e incondizionato di Navalny. E lo fa tramite un’importante dichiarazione dell’alto commissario per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell. “L’Unione europea – afferma Borrell – è profondamente preoccupata per le notizie secondo cui la salute del politico dell’opposizione russa Alexei Navalny nella colonia penale continua a peggiorare ulteriormente. Chiediamo alle autorità russe di garantirgli l’accesso immediato ai professionisti medici di cui si fida. Le autorità russe sono responsabili della sicurezza e della salute di Navalny nella colonia penale, di cui teniamo conto”.

“In seguito ai chiari messaggi trasmessi durante la visita dell’Alto rappresentante a Mosca a febbraio in merito alla situazione del signor Navalny – continua Borrell – l’Ue continuerà a chiedere il suo rilascio immediato e incondizionato poiché consideriamo la sua condanna politicamente motivata e in contrasto con gli obblighi della Russia nei confronti dei diritti umani. A questo proposito, ci aspettiamo anche che la Russia adempia ai suoi obblighi ai sensi della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, compreso il rispetto del provvedimento provvisorio della Corte europea dei diritti dell’uomo per quanto riguarda la natura e l’entità del rischio per la vita di Navalny”.

“L’Unione europea ha condannato l’avvelenamento di Navalny con la massima fermezza e ha imposto sanzioni nell’ottobre dello scorso anno a sei alti funzionari russi e un’entità coinvolta nel tentativo di omicidio. Inoltre, in base al suo regime globale di sanzioni sui diritti umani, l’Ue ha imposto sanzioni a quattro persone a febbraio per il loro ruolo nell’arresto arbitrario, nell’azione penale e nella condanna di Navalny. Il caso Navalny non è un incidente isolato, ma conferma un modello negativo di contrazione dello spazio per l’opposizione, la società civile e le voci indipendenti nella Federazione Russa”.

“L’Unione europea, insieme ai suoi partner, continuerà a invitare la Russia a indagare con urgenza sul tentativo di assassinio per avvelenamento nei confronti di Navalny in piena trasparenza e senza ulteriori indugi, e a cooperare pienamente con l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche per garantire un’indagine internazionale imparziale”.

Questa mattina anche il presidente del parlamento europeo David Sassoli è intervenuto sul caso Navalny. Sul suo profilo Facebook ha scritto: “Drammatici sviluppi nella vicenda dell’oppositore russo Alexei Navalny, che dopo il tentativo di avvelenamento subìto in patria aveva scelto coraggiosamente di tornare nel suo paese ben sapendo che le autorità lo avrebbero incarcerato per una condanna dettata da motivazioni politiche. Navalny, in sciopero della fame da oltre due settimane, secondo la sua portavoce si troverebbe adesso in condizioni gravissime, tanto che potrebbe morire in pochi giorni. Faccio appello alle autorità russe affinché possa essere immediatamente visitato e curato da un medico di sua fiducia, in nome di quegli elementari principi di rispetto dei valori umani che sono la base del comune sentire delle cittadine e dei cittadini europei”.

Molto duro nei confronti di Mosca anche il governo statunitense, che nei giorni scorsi ha annunciato nuove sanzioni contro la Russia e l’espulsione di dieci funzionari per le interferenze nelle elezioni americane 2020 e il cyberattacco SolarWinds scoperto a dicembre. Intervistato dalla Cnn, il consigliere americano per la sicurezza nazionale, Andrew Sullivan, ha affermato di aver comunicato a Mosca che “ci saranno conseguenze se Navalny muore in carcere”. Poi ha aggiunto: “Stiamo valutando una diversa serie si misure che potremmo imporre, ma non le comunicherò pubblicamente in questo momento”.

Nel frattempo 70 artisti e intellettuali, tra cui la scrittrice Svetlana Alexievitch vincitrice del premio Nobel per la letteratura nel 2015, hanno firmato una petizione indirizzata al presidente russo Vladimir Putin per fornire cure mediche a Navalny.

I collaboratori di Navalny hanno poi indetto una manifestazione per il 21 aprile, chiedendo ai russi di scendere in piazza per chiedere a gran voce che l’oppositore russo venga curato.


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18 aprile, 2021

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