Roma – Tafferugli a Roma tra polizia e manifestanti con lanci di bottiglie e fumogeni davanti a Montecitorio, sede della Camera dei deputati. È una giornata di importanti proteste in tutta Italia, con commercianti e ristoratori che stanno chiedendo al governo di riaprire le loro attività.
Roma – Il sit-in davanti Montecitorio
“Siamo imprenditori, non delinquenti”, urlano al megafono i manifestanti davanti Montecitorio, molti dei quali sprovvisti della mascherina. Tra loro svettano alcune bandiere blu di Italexit, il movimento anti europeista fondato dall’ex grillino Gianluigi Paragone. E non è passato inosservato un uomo con il volto truccato con il tricolore e con un copricapo di pelo con le corna in testa simile a quello di Jake Angeli, l’appartenente al movimento Q-Anon balzato pochi mesi fa agli onori delle cronache per aver fatto irruzione al Congresso americano dopo l’esito delle elezioni. Presenti al sit-in a Roma anche alcuni militanti di Casapound.
A prendere la parola tra i manifestanti davanti Montecitorio è stato anche anche Vittorio Sgarbi. “È un governo di matti, che in nome della vostra salute fa il vostro danno – ha urlato il sindaco di Sutri e deputato del gruppo misto -. Fingono di lavorare per il vostro bene, ma fanno solo il vostro male”. Sgarbi ha poi cercato di dissuadere i manifestanti dall’ingaggiare tafferugli con le forze dell’ordine. “Non farei gli scontri con la polizia”, ha affermato. Ma non è bastato. Poco dopo i manifestanti hanno cercato più volte di forzare il cordone di sicurezza delle forze dell’ordine, ma sono stati respinti. A quanto si apprende, un poliziotto sarebbe rimasto ferito durante i disordini. Ci sono stati anche dei fermi di polizia.
Alcuni associazioni e organizzazioni di ristoratori e commercianti hanno deciso di aprire, a partire da oggi, le loro attività per pranzo e per cena. Tra queste anche il Movimento imprese e ospitalità (Mio), che in una nota del 23 marzo affermava: “Da martedì 6 aprile i piccoli imprenditori del comparto dell’ospitalità a tavola (Horeca) associati a Mio Italia, apriranno a pranzo e a cena. Non è una provocazione, né un atto dimostrativo, ma una questione di sopravvivenza”. E proprio il Mio ha commentato i fatti accaduti oggi davanti a Montecitorio. “Mio Italia condanna fermamente, come ha sempre fatto, gesti estremi che possono portare a disordini sociali – ha affermato il presidente Paolo Bianchini -. È evidente, però, e la politica non può girare il capo fingendo di non vedere, che oggi, in piazza Montecitorio, ci sono centinaia di persone disperate, di tutta Italia: imprenditori che hanno perso tutto a causa delle chiusure. E ora non hanno più nulla da perdere. Non si doveva arrivare a questo punto”.
Sugli scontri davanti la Camera dei deputati è intervenuta anche la ministra dell’interno Luciana Lamorgese. “Esprimo la mia solidarietà e vicinanza al funzionario della polizia di stato rimasto ferito durante la manifestazione in piazza Montecitorio – ha dichiarato la ministra -. In questo momento le proteste sono alimentate dalla situazione estremamente delicata per il paese ma è inammissibile qualsiasi comportamento violento nei confronti di chi è impegnato a difendere la legalità e la sicurezza”.
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