Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – L’amministrazione provinciale di Viterbo ritiene fare chiarezza in relazione all’ordinanza del presidente della regione Lazio riguardante le nuove disposizioni in materia di raccolta e gestione dei rifiuti urbani.
Da quest’ultima si desume che la discarica di Viterbo dovrà farsi carico di:
300 tonnellate giornaliere fino al 6 di aprile, provenienti dal comune di Roma e previsti per gli impianti Tmb1 e 2 di Malagrotta e da Castelforte in provincia di Latina;
300 tonnellate giornalieri dal 7 aprile fino al 12 aprile provenienti dal comune di Roma e previsti per gli impianti Tmb1 e 2 di Malagrotta e da Castelforte in provincia di Latina;
200 tonnellate giornaliere dal 13 aprile fino al termine dell’ordinanza provenienti dal comune di Roma e previsti per gli impianti Tmb1 e 2 di Malagrotta e da Castelforte in provincia di Latina.
Come provincia di Viterbo ribadiamo la nostra contrarietà e riteniamo che le carenze di Roma capitale non possano essere letteralmente scaricate sulle altre province, nello specifico su Viterbo e sulla Tuscia.
Comprendiamo la situazione emergenziale sottolineata dall’ordinanza, che avrà termine il 20 aprile. Così come comprendiamo che ad oggi Roma capitale non si è ancora dotata della necessaria impiantistica di trattamento e smaltimento per il fabbisogno necessario alle esigenze di Roma capitale e che continua il perdurare della mancata autosufficienza impiantistica in termini di trattamento e smaltimento dei rifiuti di Roma capitale, produttrice di circa il 60 % dei rifiuti urbani prodotti nella regione Lazio.
Vogliamo sottolineare anche come la regione Lazio ai punti 4 e 5 dell’ordinanza effettiva indichi dei termini perentori (entro 30 giorni dalla notifica) per far inviare sia a Roma capitale e Ama che alla provincia di Latina un piano impiantistico ai fini dell’autosufficienza in termini di trattamento, trasferenza e smaltimento. La regione Lazio chiede in tal senso un impegno concreto a Roma capitale e alla provincia di Latina per la realizzazione di impianti e raggiungere l’autosufficienza.
Sarà nostro compito, come provincia interessata, monitorare la situazione e il rispetto degli impegni presi per l’invio dei piani impiantistici e successiva realizzazione.
Se si vuole risolvere il problema dei rifiuti a Roma, questo punto è fondamentale. Le competenze devono essere ristabilite: è dovere di Roma capitale dotarsi degli impianti necessari per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti all’interno del Raccordo anulare, senza gravare sulle altre province del Lazio.
Pietro Nocchi
Presidente provincia di Viterbo
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