Polkrov – “Alexei sta morendo … è questione di giorni”. Ad affermarlo è Kira Yarmysh, portavoce del dissidente russo. Le sue parole sul suo profilo Facebook.
Alexei Navalny
Navalny si trova nel carcere di Polkrov e dal 31 marzo ha iniziato uno sciopero della fame per protesta e denuncia nei confronti delle condizioni di detenzione, accusando anche l’amministrazione carceraria di negargli l’accesso alle cure mediche.
Le sue condizioni di salute sembrerebbero quindi peggiorare, ma nessuna nota ufficiale è stata diffusa.
Molto preoccupata per le condizioni di salute di Navalny è la figlia, Dasha Navalnaya, studentessa all’università di Stanford, in California. “Permettete a un dottore di visitare mio padre”, ha scritto questa mattina su Twitter.
Il tweet della figlia
Sulla vicenda di Navalny si è espresso anche il presidente americano Joe Biden, che in questi giorni è occupato con un’importante crisi diplomatica con la Russia in seguito all’annuncio di nuove sanzioni e all’espulsione di dieci funzionari di Mosca dagli Stati Uniti. Rispondendo a una domanda dei giornalisti, l’inquilino della Casa Bianca ha definito “totalmente ingiusta” la condizioni carceraria in cui versa l’oppositore russo Alexei Navalny.
Nel frattempo 70 artisti e intellettuali, tra cui la scrittrice Svetlana Alexievitch vincitrice del premio Nobel per la letteratura nel 2015, hanno firmato una petizione indirizzata al presidente russo Vladimir Putin per fornire cure mediche a Navalny.
I collaboratori di Navalny hanno poi indetto una manifestazione per il 21 aprile, chiedendo ai russi di scendere in piazza per chiedere a gran voce che l’oppositore russo venga curato.
Alessio Bernabucci
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