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Viterbo - Il sindaco Arena: "Ho convocato gli operatori del Poggino per cercare di capire, ma è stato un dialogo tra sordi"

“Apea, se i privati pensano che gli deleghi la gestione urbanistica hanno capito male…”

di Daniele Camilli
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Viterbo – “Se i privati pensano che il comune gli deleghi la gestione urbanistica della città, hanno capito male”. Apea, consorzio e bando regionale. Il sindaco di Viterbo Giovanni Arena va al contrattacco. Le Apea (aree produttive ecologicamente attrezzate) sono aree produttive industriali, artigianali, commerciali, che hanno come obiettivo quello di conciliare sviluppo economico e tutela dell’ambiente. Al Poggino, zona a nord della città, ce ne è una. Oltre a un consorzio di cui il comune non sapeva di far parte. Quando lo ha saputo, il sindaco ha diffidato il consorzio. Nel frattempo sono scaduti i termini per presentare un progetto a un bando regionale da 11 milioni di euro. “Il consorzio è stato costituito in maniera illegittima – ha detto il sindaco -. Ho convocato gli operatori del Poggino per cercare di capire. Ma è stato un dialogo tra sordi. La diffida è arrivata dopo”.


Viterbo - La zona industriale del Poggino

Viterbo – La zona industriale del Poggino


Sindaco Arena, perché dal 2018 ad oggi nessuno si è reso conto che il comune fa parte di un consorzio a sua insaputa?
“Del consorzio non sapevo assolutamente niente. Sapevo solo della costituzione di Apea. Quando il consorzio ha chiesto la quota associativa, da lì è uscito fuori. La partecipazione del comune all’ufficio ragioneria non risultava. Da quel momento abbiamo fatto tutte le verifiche interne e ci siamo accorti che è stato costituito in maniera illegittima. Senza nessuna deliberazione. Quindi, senza nessuna volontà da parte del consiglio comunale. A questo punto, ho prima convocato gli operatori del Poggino per cercare di capire. Ma è stato un dialogo tra sordi. La diffida è arrivata dopo. Il comune, ripeto, deve uscire da questo consorzio, perché è stato costituito in maniera illegittima, senza la volontà del consiglio comunale. Questo è l’aspetto principale”.

Gli altri aspetti invece quali sono?
“Per quanto riguarda il bando da 11 milioni di euro, il comune non ha visionato alcun progetto. Oltretutto cantierabile, perché il bando chiede questo. Non c’è nessun progetto cantierabile e per quanto ci riguarda è illegittimo. Non potevo avallare una situazione che ha diversi buchi neri nella sua composizione. Vogliamo stare dentro Apea, ma non dentro al consorzio. Dentro Apea, con una funzione di coordinamento e di supporto per ottenere i finanziamenti che ci saranno. Però, se i privati pensano che il comune gli deleghi la gestione urbanistica della città, ecco, hanno capito male”.

Come fa il comune a stare dentro Apea senza stare dentro al consorzio che la rende operativa?
“Noi aderiamo ad Apea. I progetti, inoltre, possono essere presentati anche da un singolo imprenditore che aderisce. Anche singolarmente. E’ uno strumento molto flessibile. Non c’è necessità che ci sia il comune. Ma anche se avessimo voluto stare dentro al consorzio, sarebbe stata necessaria una delibera consiliare che non c’è stata”.


Viterbo - Il sindaco Giovanni Arena

Viterbo – Il sindaco Giovanni Arena


Sulla vicenda pare che all’interno della maggioranza non ci sia unità di vedute. Lei che ne pensa?
“No, non è così. Sulla scelta di stare fuori dal consorzio non ci sono posizioni diverse. Adesso sto andando a parlare con gli imprenditori del Poggino. Da parte mia c’è la volontà di trovare una soluzione. Anche se non è facile”.

Andrà a parlare con la Regione?
“Ho già parlato con l’assessore regionale Orneli. Inizio prossima settimana andrò a parlare con un dirigente per assicurarmi innanzitutto che l’uscita del comune dal Consorzio non crea danno all’area. Una volta usciti, per quanto mi riguarda, massima disponibilità a supportare i progetti del singolo operatore o del consorzio”.


Viterbo - Il centro storico

Viterbo


Nel frattempo però la città ha perso la possibilità di partecipare a un bando da 11 milioni di euro…
“La città non ha perso niente. Di bandi se ne fanno 100 all’anno. Si partecipa, si passa per una commissione che valuta i progetti e si ottengono i finanziamenti. Non è stato perso niente. Prima di arrivare a un finanziamento troppo ce ne vuole. Non abbiamo perso un finanziamento che stava lì a disposizione”. 


Viterbo - La zona industriale del Poggino

Viterbo – La zona industriale del Poggino


Da domani, col Poggino, che succede?
“Inizio prossima settimana vado a parlare in Regione manifestando la volontà di uscire dal Consorzio. Con l’appoggio del consiglio comunale. Dopodiché, la prossima volta, con un assetto diverso, si presenteranno i progetti con il comune parte attiva per accompagnarli e fare in modo che possano partecipare ai bandi. Inoltre, la partecipazione al consorzio da parte del comune, sarebbe una palla al piede per gli operatori. Ogni cosa che dovessimo condividere con gli imprenditori sarebbe rallentata perché dovrebbe passare per commissioni e consiglio. Il comune può avere una funzione di coordinamento e supporto agli operatori. Poi, semmai il comune volesse stare dentro al consorzio è il consiglio che deve esprimere questa volontà, non io”.

Quindi, per il comune, il consorzio è dato per morto…
“No, il consorzio è vivo e vegeto e noi faremo in modo che rimanga tale. Però il consorzio deve essere formato solo dagli operatori. Il comune ha un’altra funzione. Può dare assistenza tecnica”.

Daniele Camilli


Articoli: Arena: “Non avrei mai potuto far partecipare il comune a un consorzio che ha natura illegittima” – Poggino, il danno è tratto e i finanziamenti persi


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1 maggio, 2021

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