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Viterbo - E' il punto di vista del consigliere di Forza civica sulla vicenda che ha visto il comune diffidare il consorzio che gestisce l'area produttiva al Poggino

Giacomo Barelli: “Apea, dal sindaco soltanto parole da bullo…”

di Daniele Camilli
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Viterbo – “Il sindaco Arena ha scelto il primo maggio, festa dei lavoratori, per aggiungere al danno della mancata partecipazione al bando regionale da parte di Apea, la beffa delle sue parole: Se i privati, come ha detto il sindaco, pensano che il comune gli deleghi la gestione urbanistica della città, hanno capito male”. Per il consigliere comunale di Forza civica Giacomo Barelli, quelle del sindaco “sono solo parole da bullo. Parole di chi racconta solo la sua versione”. Qualche giorno fa Giovanni Arena ha inviato una diffida al consorzio che gestisce Apea al Poggino dicendo che il comune di Viterbo ne faceva parte a sua insaputa”.


Viterbo - Poggino

Viterbo – La zona del Poggino


Consigliere Barelli, su Apea cosa è successo?
“Per motivi legati a indirizzi politici diversi della sua maggioranza, il sindaco ha ritenuto, per una questione che va avanti da anni, di arrivare all’ultimo momento su una vicenda di cui è a conoscenza da almeno un paio d’anni. Nel 2018 il sindaco già conosceva tutta questa vicenda. I privati non è vero che ‘hanno capito male’. I privati, su questa vicenda che colpisce il Poggino e un pezzo importante dell’economia viterbese, hanno capito benissimo la responsabilità di non aver portato a termine un percorso meritorio inaugurato dalla precedente amministrazione. Contribuendo invece alla possibilità di non far prendere importanti finanziamenti alla città. Nel frattempo, come il sindaco stesso ha avuto modo di dire in consiglio, ha ricevuto a sua volta una contro diffida da parte dei legali dell’Apea che contestano la ricostruzione giuridica che fa, ma lo diffidano dal dire che le procedure di costituzione del consorzio non siano legittime. Si dà per scontata la versione del sindaco, quando invece ce ne è anche una di Apea, secondo la quale, invece, tutte le procedure sono state rispettate e il comune faceva legittimamente parte del consorzio”.  

Che vuol dire “per motivi legati a indirizzi politici diversi della sua maggioranza”?
“L’impressione è che all’interno della giunta e della maggioranza ci siano indirizzi politici differenti rispetto agli imprenditori del Poggino. Se così è, il sindaco farebbe bene ad esplicitarlo. E i cittadini faranno le loro valutazioni. Nessuno gli ha chiesto la delega a gestire l’urbanistica, ammesso che lui la stia gestendo bene. L’amministrazione deve stare vicina a chi lavora e a chi crea lavoro, non certo mettersi di traverso. Non certo fare dichiarazioni da bullo che non hanno alcun senso. Soprattutto dopo che sono stati persi dei finanziamenti”. 

Cosa avrebbe dovuto fare il sindaco?
“Avrebbe dovuto trovare tutte le soluzioni possibili affinché Apea, che ha lavorato in vista di questo obiettivo per ben due anni, ottenesse i finanziamenti. Non solo, ma l’amministrazione ha taciuto questa vicenda che è venuta fuori solo grazie al lavoro del consigliere Alvaro Ricci. Avrebbe dovuto mettere tutti attorno a un tavolo per evitare di perdere questa importante occasione. Invece ha fatto tutto l’opposto. Producendo un danno. A cui, con la frase che ha detto, ha aggiunto pure la beffa. Bisognerebbe soltanto andare a votare il prossimo autunno, come anche qualcuno della sua maggioranza si sta già domandando. E il nervosismo del sindaco è dovuto al fatto che se ne rende conto pure lui”.


Giacomo Barelli

Viterbo – Il consigliere comunale di Forza civica Giacomo Barelli


Apea nasce con l’amministrazione Michelini di cui lei faceva parte. L’intenzione allora era quella di dar vita solo all’Apea e basta oppure anche quella di entrare a far parte di un consorzio?
“L’intenzione dell’amministrazione Michelini era quella di partecipare all’Apea attraverso un consorzio al quale il comune ha aderito. L’amministrazione di Giovanni Arena si è presentata per ben due volte ad approvare il bilancio del consorzio. Come fa a dire che non sapeva che il comune non ne facesse parte? La politica avrebbe dovuto fare di tutto per superare qualsiasi questione giuridica. Qui c’è stata la mancata volontà e l’incapacità di portare a termine quel procedura con responsabilità che ricadono tutte su questa amministrazione e su un sindaco che oggi, con una frase da bullo e fuori luogo, dimostra solo il suo nervosismo. Dovuto al fatto d’aver fatto la frittata. Questa amministrazione sta passando dall’incompetenza alla dannosità. E questo dovrebbe farci riflettere”. 

Perché il sindaco dice il contrario?
“E’ la sua tesi. Tutta questa roba, in assenza ancora di un atto amministrativo che revochi l’adesione al consorzio da parte del comune, verrà eventualmente decisa davanti a un tribunale. Qualora una delle due parti decida di portare tutto davanti a un tribunale. La cosa che adesso non si può fare è quella di trasformare un proprio punto di vista in una tesi giudiziale. Come sta facendo il sindaco. Non solo, ma dal 2018 ad oggi nessuno ha mai messo in dubbio l’esistenza di questo consorzio. Nemmeno la sua giunta. Tanto da andarne per ben due volte a votarne il bilancio. Il sindaco racconta solo una storia parziale”.


Viterbo - Poggino

Viterbo – Poggino


Secondo il sindaco, la mancata partecipazione al bando regionale da 11 milioni di euro non rappresenta un’occasione persa per la città. Altri bandi arriveranno. Lei cosa ne pensa?
“Penso che non sia ver. Quello era un bando che rientra nella programmazione 2014-2021. La prossima sarà 2021-2028. La città ha perso perché ha perso il suo tessuto imprenditoriale, a meno che non voglia dire che gli imprenditori del Poggino non facciano parte del tessuto economico della città. Come fa a dire che nn è stata persa un’occasione quando in città potevano arrivare importanti finanziamenti? Forse il sindaco dimentica che la sua delega di sindaco non gli consente di danneggiare la città. Deve fare gli interessi della città. Certo, adesso il sindaco è nervoso perché non sa come uscirne”. 

Che conseguenze potrebbe avere sul Poggino la decisione del comune di uscire dal consorzio?
“Le conseguenze sarebbero devastanti. E’ stata persa una grande opportunità per sviluppare una zona importante. Non l’ultima spiaggia, perché non c’è mai l’ultima spiaggia…ma insomma. Le macerie di una vicenda cestista male e che ha avuto l’esito peggiore possibile. Un sindaco non deve bacchettare gli imprenditori, i ‘privati’, ma li deve saper accompagnare. Soprattutto adesso, in periodo di pandemia, dove tutto è amplificato. Non far saltare importanti finanziamenti per il territorio. Anche la sua stessa maggioranza gli ha più volte rappresentato di non essere perfettamente d’accordo con lui”.

Daniele Camilli


Articoli: Alvaro Ricci:“Bando prorogato in extremis, Arena lavori per il Poggino invece di fare polemiche” – Chiara Frontini (Viterbo2020): “Apea, a sindaco e maggioranza sono mancate competenza, polso e coraggio…” – Arena: “Apea, se i privati pensano che gli deleghi la gestione urbanistica hanno capito male…” – “Non avrei mai potuto far partecipare il comune a un consorzio che ha natura illegittima” – Poggino, il danno è tratto e i finanziamenti persi


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3 maggio, 2021

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