Viterbo - Marta Nori (Kyanos): "Volevamo far sentire la nostra vicinanza alla ragazza vittima di stupro" - FOTO

“Le condanne per Licci e Chiricozzi sono un oltraggio… Se toccano una, toccano tutte”

Viterbo – Confermati 2 anni e 10 mesi per Riccardo Licci e 3 anni per Francesco Chiricozzi. Oggi pomeriggio, al Palazzaccio di piazza Cavour, a Roma, l’udienza che ha deciso, in via definitiva, le loro sorti giudiziarie. Condanne che Marta Nori, presidente dell’associazione Kyanos, ha definito “un oltraggio. Non per chi è stato condannato ma per la vittima. “Oggi siamo qui – ha sottolineato Nori – perché riteniamo le condanne rispettivamente a tre anni e due anni e 10 mesi di reclusione un oltraggio”, ha poi ribadito.

Viterbo – Il sit in delle associazioni in piazza della Rocca

Marta Nori era in piazza della Rocca, oggi pomeriggio, in attesa, assieme ad altre sigle, della sentenza della cassazione. Licci e Chiricozzi sono stati arrestati il 29 aprile 2019 per avere violentato e filmato una 38enne, in stato di semincoscienza a causa di un mix di farmaci e alcol. Il tutto all’interno del circolo di CasaPound di piazza Sallupara a Viterbo, nella notte tra l’11 e il 13 aprile di due anni fa.

Viterbo – Marta Nori

Un sit in in piazza della Rocca, davanti al museo nazionale etrusco dell’Albornoz. “Se toccano una, toccano tutte”, la parola d’ordine. Due striscioni a terra davanti alla fontana che si affaccia su palazzo Grandori e una ventina di manifestanti con alle spalle il piccolo parco in mezzo ai parcheggi che porta dritto a San Faustino.

Viterbo – Il sit in delle associazioni in piazza della Rocca

Assieme a Kyanos, c’erano anche Ponte Donna, Prassi e Ricerca, il centro antiviolenza Penelope, la Rete degli studenti medi, la federazione provinciale di Viterbo dell’Usb, l’Altro circolo-centro culturale di iniziativa omosessuale, Aucs studenti e SocialmenteDonna. In piazza anche il consigliere comunale del Movimento 5 stelle, Massimo Erbetti.

Viterbo – Il sit in delle associazioni in piazza della Rocca

“Noi siamo qui oggi – ha detto poi Marta Nori durante il suo intervento in piazza – perché abbiamo bene impressi nella mente quegli articoli in cui si provava a infangare la vittima, parlando di disagi psichici ma come un’aggravante per la donna e non un’aggravante per i violentatori”.

Viterbo – Il sit in delle associazioni in piazza della Rocca

“Le condanne non sono sufficienti – ha poi detto Nori -. La Cassazione però non poteva fare altro. In questi anni abbiamo seguito il caso e volevamo far sentire la nostra vicinanza alla ragazza”.

Viterbo – Il sit in delle associazioni in piazza della Rocca

“Prendere la piazza – riporta infine il comunicato di convocazione dell’iniziativa – significa mobilitarci contro la cultura dello stupro, contro la violenza sistemica che continua a colpevolizzare le donne e a sminuire gli atti di violenza di chi li agisce, gli uomini. Sentiamo la necessità come cittadine e cittadini di Viterbo di dare voce a un fatto di cronaca che ci ha lasciato sgomente in questi anni ma che non ci lascia mute. Oggi come ogni giorno, usciamo dal silenzio di una città che solo apparentemente sembra anestetizzata da questo grave atto di stupro, una data che non può passare nell’indifferenza”.

Daniele Camilli

Fotogallery: Il sit in in piazza della Rocca