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Cronaca - In custodia all’interno di una struttura psichiatrico-giudiziaria Andrea Napolitano, il 38enne accusato del delitto

Ylenia Lombardo uccisa e data alle fiamme, oggi l’autopsia

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Ylenia Lombardo

Ylenia Lombardo


Viterbo – Femminicidio di Ylenia Lombardo, in custodia all’interno di una struttura psichiatrico-giudiziaria Andrea Napolitano, il 38enne accusato di averla uccisa e poi di aver dato alle fiamme il suo appartamento nel tentativo di cancellare ogni prova.

Il gip di Nola, al termine dell’udienza di convalida, ha disposto la misura cautelare all’interno della struttura, con osservazione di 30 giorni, per valutare la condizione psichica dell’uomo, che, stando a quanto emerso, sarebbe già in cura presso un centro di igiene mentale. A renderlo noto il legale Gavino Rescigno che, insieme all’avvocato Vincenzo Meo, lo difende.  “Valuteremo tutte le opzioni – ha commentato Rescigno, come riporta il Corriere della Sera -, alla luce della decisione del gip e del fatto che sono emerse le problematiche psichiatriche dell’accusato”.

Andrea Napolitano è accusato di aver picchiato e ucciso Ylenia, 33 anni, nel suo appartamento a San Paolo Bel Sito, nel Napoletano, dove il corpo della donna è stato ritrovato semicarbonizzato lo scorso 5 maggio. Secondo quanto finora ricostruito dagli inquirenti, il 38enne avrebbe bruciato la camera da letto dell’appartamento di via Ferdinando Scala, dove da circa un anno Ylenia abitava al civico 69, nel tentativo di eliminare ogni traccia di sé. 

E quale tipo di relazione legasse Ylenia al suo presunto assassino è ciò che gli inquirenti stanno tentando di ricostruire. Stando a quanto contenuto nelle 15 pagine di ordinanza a firma del gip Daniela Critelli, i due sarebbero stati visti più volte insieme lungo le vie di San Paolo Bel Sito. Ma alla famiglia, di quella presunta relazione, Ylenia non avrebbe mai rivelato nulla. Anzi, parlava dell’uomo come di un corteggiatore fastidioso, che più volte aveva provato ad allontanare ma senza riuscirci. A raccontarlo ai carabinieri la cognata Erminia: il 4 maggio, cioè il giorno prima della sua morte, Ylenia le avrebbe parlato a lungo di Andrea: “Mi rappresentò l’esistenza di un tale Andrea che lei riferiva essere soggetto precedentemente in cura presso il centro di salute mentale, il quale insisteva di voler iniziare con lei una nuova vita – riporta il Corriere della Sera -. Mi raccontava che era geloso anche di Facebook, che la seguiva e che aveva addirittura imposto a lei di portarlo su a Viterbo”, dove vivono i genitori, la figlia, il fratello Vincenzo e la cognata. 

E proprio a Viterbo, Ylenia sarebbe dovuta tornare il 6 maggio per riabbracciare i suoi famigliari. Quel viaggio, però per lei, non c’è mai stato. Per l’accusa, sarebbe stata uccisa poco prima della partenza da Napolitano. E il motivo sarebbe legato a una carta prepagata con dentro 15mila euro che, secondo il 38enne, Ylenia avrebbe preso.

Intanto è in programma per oggi l’autopsia sul corpo della donna. Servirà a far luce sui suoi ultimi istanti di vita e a capire se le percosse le siano state fatali, oppure se era ancora viva quando è stata avvolta dalle fiamme. I famigliari della donna sono assistiti dagli avvocati Francescantonio Maffettone e Umberto Nappi.


Articoli: Il presunto assassino di Ylenia era geloso, le aveva imposto di portarlo a Viterbo – Ylenia uccisa per una carta prepagata da 15mila euro sparita… – Picchiata e data alle fiamme, sconvolta la comunità viterbese – Morta carbonizzata, la 33enne doveva venire a Viterbo a trovare la figlia – 33enne trovata semicarbonizzata in casa


Presunzione di innocenza
Per indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale.

Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.


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11 maggio, 2021

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