Caprarola – “Una testimonianza collettiva”. L’Annus Horribilis 2020. L’anno scorso. Galeotti editore. Il primo libro della casa editrice voluta dal direttore di Tusciaweb Carlo Galeotti. Giovedì, la presentazione del libro a Caprarola, cortile Rotondo, Caffeina Oro Festival, ore 17. Ad intervistare Galeotti, Giacomo Barelli del festival e consigliere comunale a Viterbo.
Viterbo – Annus horribilis in libreria
“Una testimonianza collettiva – scrive Galeotti nel libro – su 12 mesi di pandemia che hanno cambiato l’economia, la socialità, la politica, la cultura. L’immagine stessa che gli uomini hanno di sé. Intellettuali, sportivi, politici, scienziati e artisti che danno un quadro complesso di cosa è stato l’annus horribilis. Un’epoca, segnata profondamente dal Covid, di cui non si vede la fine”.
Caffeina – Oro festival a Caprarola
Oltre trenta interviste che fanno il punto del primo anno di pandemia. E siamo già al secondo. Da marzo 2020 a marzo 2021. Lo spaccato di un paese, da capo a piedi, chiuso in casa all’improvviso e costretto a rinunciare di punto in bianco a uno stile di vita dimostratosi fittizio. Dall’oggi al domani. Come se fosse calato un sipario immaginario su qualcosa che si pensava eterno. Una palude che sta durando da 500 giorni. In mezzo, ad annaspare, vite, corpi, dinamiche, quotidiano, casse integrazioni e a breve anche i licenziamenti. Vite note, il focus del libro, e il loro punto di vista. Personaggi che hanno segnato un punto di svolta negli ambiti che hanno attraversato. Persone, anch’esse col dilemma se fare il vaccino o meno e il loro punto di vista sul mondo. Sport, letteratura, scienza, politica, red carpet, e Sara Simeoni, anch’essa tra le interviste. Ex altista italiana e medaglia d’oro ai Giochi olimpici di Mosca nel 1980. Primatista mondiale del salto in alto con la misura di 2 metri virgola 01 stabilita per due volte nel ’78. Lo stesso anno in cui vinse il campionato europeo.
Carlo Galeotti col libro Annus Horribilis
Sono gli anni più bui della storia italiana. Dal sequestro e uccisione di Aldo Moro fino alla caduta delle Brigate rosse. Anni di piombo e, come la definì il senatore Giovanni Pellegrino, di “guerra civile a bassa intensità”. Mentre a livello internazionale la tensione tra blocchi contrapposti nel pieno della guerra fredda era talmente tanto alle stelle, con i missili Cruise in Italia e l’Unione sovietica che invadeva l’Afghanistan, che alle olimpiadi di Mosca, dove Simeoni, seconda a Montreal nel ’76 e a Los Angeles nel 1984, gli Stati Uniti nemmeno di presentarono. Ricambiati dai sovietici quattro anni dopo in California.
Sara Simeoni
Un libro, curato da Carlo Galeotti, che racconta non solo l’anno di Covid, ma lo fa attraverso il filtro del personaggio che a sua volta, e a suo tempo, ha vissuto ed è stato parte di un evento collettivo. Determinandolo e lasciando il proprio segno. Soggetto agente di un contesto in movimento. E che ora si ritrova di nuovo ad essere. Non più però in veste di soggetto agente, ma di cittadino che lo subisce e che, come unico mezzo per uscirne, non ha più la forza del corpo, costretto in casa, inerme, ma quella dell’interpretazione di fatti che vede scorrere dalla finestra oppure davanti alle televisioni.
Galeotti editore – Annus Horribilis. Dodici mesi vissuti col Covid
Uno studio, quello messo insieme da Galeotti, e già testato nel corso dell’anno sulle pagine on line di Tusciaweb, che è a sua volta un’antropologia del punto di vista, ottenuta stabilendo una sinergia, il libro che chi vuole avrà sotto mano, tra più punti di vista che hanno contato e contano, ma che, pure loro, si sono ritrovati chiusi in casa. Non più oggetto dello spettacolo e soggetto agente capace di condizionare appunto con la sua azione il punto di vista dello spettatore, ma spettatori anch’essi. Chiamati anch’essi a dare un punto di vista condizionato da un contesto che, dall’alto, ha messo tutti in riga. probabilmente la più grande operazione di internamento (in casa) di massa mai tentata e realizzata nella storia del paese. E non dal dopoguerra in poi. Ma dall’Unità in avanti.
Viterbo – La sede della Galeotti editore
Il primo libro di Galeotti editore è innanzitutto questo. L’antropologia di una pandemia, forse la prima a disposizione del lettore, dove le persone, le loro parole e la loro voce, sono essenziali. Fondamentali per capire le cose. L’uomo al centro delle cose, non l’uomo che le cose nascondono tra gli scaffali di un supermercato o città e paesi trasformate in immensi scatoloni vuoti con tante piccole celle piene di persone. Alveari da cui adesso la gente sciama in cerca però non di un luogo da colonizzare, ma della propria ape regina. Un paese che una volta aperto di nuovo il portone di casa ha trovato per strada solo rovine e macerie e un nuovo senso del tempo. Ha trovato il degrado e l’abbandono. E il rischio futuro è il definitivo sfaldarsi di un legame sociale immaginato in ottiche e prospettive più ampie, la nazione, la classe sociale, il parlamento, sostituito da rapporti clanici, vale a dire aggregazioni di persone, clan, unite da gradi di parentela, affinità e interessi. Con tanto di lignaggi.
Un dato sociale, e del quotidiano, che va tuttavia agganciato alla ridefinizione di dinamiche e legami nazionali e territoriali tra regioni e all’ordinamento giuridico che verrà fuori, a un certo punto in via definitiva, da questo biennio di emergenza e un’operazione di massa senza precedenti. Stando ben attenti ad indagare, parafrasando Foscolo, quello “spirto autoritario ch’entro ci rugge”. E il suo formarsi, durante il fascismo e attorno alla figura e all’immagine del duce. Un altro filone di studi che Galeotti sta portando avanti. Sullo stesso fronte, quello del libro.
Viterbo – Dacia Maraini alla Galleria del teatro Caffeina
“Annus Horribilis. Dodici mesi vissuti col Covid”, domani sera, Caffeina Oro Festival, ore 17, cortile Rotondo, Caprarola, è un Instant book che passa attraverso una serie di personaggi e le loro storie. Sara Simeoni è soltanto una delle interviste. Citata in questo pezzo, perché sì. Perché è un ricordo potente dell’infanzia, in un clima teso che sentivi pure se stavi sul seggiolone. E perché, all’epoca, c’era ancora la polemica coi “ventralisti”, forti del sovietico Volodymyr Jaščenko che un paio di anni prima del salto di Simeoni, era andato su di pancia per 2 metri e 35 centimetri ai campionati europei indoor di Milano. La misura più alta mai scavalcata con la tecnica ventrale e tuttora primato mondiale juniores indoor. Due metri e trentacinque, l’equivalente di una cabina telefonica, come fece notare allora la Gazzetta della Sport.
Viterbo – Guido Crosetto e Carlo Galeotti nella redazione di Tusciaweb
Nel libro ci sono anche Dino Meneghin, Mario Capanna e Fausto Bertinotti, Vauro (la copertina del libro è sua), Gino Roncaglia, Franco Ferrarotti e Jury Chechi, Federica Angeli, Dacia Maraini e Guido Crosetto. Alfonso Antoniozzi, Antonio Di Pietro e Riccardo Valentini. Tanti altri. Persone e il personaggio, che vanno letti anche, come secoli si fa si guardavano dipinti e affreschi nelle chiese. Ascoltandone i punti di vista, quelli di un uomo e di una donna.
Daniele Camilli
A Viterbo il libro è acquistabile alla libreria alla libreria Straffi in via Saffi.
Le librerie possono acquistare il libro Annus Horribilis – Dodici mesi vissuti col Covid su Libro Store – Il marketplace dei librai. Oppure possono prendere direttamente contatto con la casa editrice carlogaleotti.editore@gmail.com per accordi.
Incontri al tempo del Coronavirus con Federica Angeli, Maria Anghileri, Alfonso Antoniozzi, Gaetano Azzariti, Matteo Bassetti, Fausto Bertinotti, Emma Bonino, Mario Capanna, Franco Cardini, Carlo Cellucci, Jury Chechi, Paolo Crepet, Guido Crosetto, Antonio Di Pietro, Franco Ferrarotti, Massimo Fornicoli, Franca Fossati-Bellani, Antonio Ingroia, Enrico Magrelli, Valerio Magrelli, Vito Mancuso, Dacia Maraini, Dino Meneghin, Tina Montinaro, Gianluca Nicoletti, Edek Osser, Gino Roncaglia, Nicola Rossi, Massimo Scalia, Vauro Senesi, Sara Simeoni, Riccardo Valentini, Massimo Wertmüller.
A cura di Carlo Galeotti
Annus Horribilis – Dodici mesi vissuti col Covid è stato pubblicato sotto l’egida dell’azienda Saggini Costruzioni
Come nel Rinascimento, è bene che le opere dell’ingegno vengano sostenute economicamente da chi ha la capacità di farlo. In particolare se si tratta di imprese e/o istituzioni che si contraddistinguono per innovazione e per qualità del loro operare.
La cultura è l’unico investimento che garantisce suoi effetti a lungo termine e una ricaduta per tutti i cittadini. Per questo è importante e necessario sostenerla e renderla libera da vincoli e limiti.
I libri di Galeotti editore sono opere che, per il pregio e la libertà che esprimono, si avvalgono del sostegno di aziende private di alta qualità. Questa opera è stata pubblicata sotto l’egida dell’azienda Saggini Costruzioni.
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