Viterbo - Enrico Mezzetti ricorda l'ex deputato del Pci e poi Pds

“Quarto Trabacchini era passione e sentimenti, così come ha sempre vissuto la politica”

Quarto Trabacchini

Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – Sapevo che stava “male”, ma non ne conoscevo la gravità.

L’ultima volta che l’ho visto (ed è passato più di un anno) accompagnava, anzi assisteva, un giovane immigrato che aveva bisogno di aiuto.

Sarà retorica dirlo, ma la notizia mi ha turbato profondamente.

Quarto Trabacchini, per me, era “passione e sentimenti”, così ha sempre vissuto la politica.

Così io lo interpretavo e lo vivevo,  e questa è la ragione dell’empatia che mi ha sempre legato a lui.

Ad un certo punto, di fronte agli incroci della storia e della vita, si fanno (si è costretti a fare) le proprie scelte e si possono percorrere strade diverse, ma qualunque fosse la scelta, con Quarto per me c’è sempre stato un comune sentire.

Alla politica, a “quella” politica fatta di passione, di sentimenti (e poi) di intelligenza, Quarto ha dato tanto e ha avuto tanto, ma anche tante amarezze e delusioni.

Ricordo quel lungo martedì 11 settembre 2001 (uno di quei giorni in cui ognuno di noi sa quello che faceva, dove era, con chi era) trascorso insieme a lui; le impressioni, i timori, i commenti e, come sempre, il comune sentire.

Ti saluto con dolore, carissimo Quarto.

Enrico Mezzetti